Il titolo della serata è volutamente provocatorio per riflettere su quanto potrebbe accadere se il rigassificatore Golar Tundra, ora Italis Lng, approdasse a Savona-Vado nel 2026, secondo l’iter avviato dal governo e dalla Regione Liguria.
La biologa marina Nadia Repetto e la fisica Regina Sozzi approfondiranno in quali condizioni si verificherà l’impatto del gigantesco impianto industriale sull’ambiente e come il rigassificatore e i lavori di cantiere danneggeranno la qualità visiva e biologica delle acque costiere.
Un tema, quest’ultimo, di cui fin qui non si è parlato molto: in parole povere esiste il fondato timore che gli scavi sottomarini e le emissioni del rigassificatore “sporchino” le acque e uccidano alcuni di quei microrganismi che assicurano la vitalità del nostro sistema marino.
Un danno non solo per Savona e Vado, ma anche per altre località, specie quelle situate a ponente dell’impianto.
L’incontro organizzato dal gruppo “Fermiamo il mostro” (che ha superato i novemila iscritti) in collaborazione con il Wwf e il Coordinamento No Rigassificatore prevede anche un altro tema, di strettissima attualità, quello degli espropri che riguardano i 28 chilometri di entroterra lungo i quali saranno interrate le condutture che dovrebbero partire dal rigassificatore per collegarsi alla rete nazionale del gas a Cairo Montenotte.
"In questi giorni - sottolinenano gli organizzatori - Snam sta andando all’assalto dei proprietari per convincerli a firmare preaccordi: le avvocate Alessia Tiragallo (studio Crucioli) e Giorgia Ferrari spiegheranno perché non bisogna assolutamente firmare e quali opzioni esistono per resistere a espropriazioni e servitù. Su questo tema, che abbiamo intitolato “Terre contese”, sono previsti interventi di Rodolfo Mirri (sindaco di Carcare), Walter Sparso (Confederazione Italiana Agricoltori), Shuddhananda Ghiri (Matha Gitanananda Ashram di Vispa) e di altre persone che porteranno le loro testimonianze sui tentativi in atto da parte di Snam".
"Invitiamo dunque tutti i cittadini che ormai da più di un anno combattono con noi questa battaglia a partecipare alla serata e a sensibilizzare altri cittadini, in particolare i più giovani, contro i quali è rivolto questo progetto, affinché la partecipazione alla protesta sia sempre più efficace".