Nell’esposto - fanno sapere gli amministratori della pagina facebook Fermiamo il mostro - si evidenzia che l’impianto è già pienamente operativo e funzionante a Piombino e che gli ingenti investimenti previsti da Snam per lo spostamento (stimabili in 800 milioni di euro in base a quanto presentato da Snam agli stakeholders nella relazione finanziaria annuale 2023 del 04/04/2024) ricadrebbero in gran parte sui cittadini in termini di aumento delle bollette del gas.
Di seguito il testo dell’esposto.
ECCELLENTISSIMA CORTE DEI CONTI LIGURIA
PROCURA REGIONALE
ESPOSTO:
DENUNCIA PER POTENZIALE DANNO ERARIALE NEI CONFRONTI DELL'AMMINISTRAZIONE DELLO STATO ITALIANO (danno erariale conseguente alla duplicazione di opere di collegamento della FSRU ITALIS LNG ex Golar Tundra ALLA RETE NAZIONALE GASDOTTI, nave già posizionata in un primo sito per tre anni, e in previsione in altro sito per un periodo maggiore, con aggravio economico sulle casse dell’Erario e sui cittadini)
Ill.mo Procuratore regionale,
con il presente esposto – segnalazione, si intendono sottoporre all’attenzione di codesta Procura Generale della Corte dei Conti i fatti di seguito riportati, allo scopo di consentire la verifica dell’eventuale sussistenza di responsabilità connesse alla violazione di disposizioni di legge che disciplinano la corretta gestione delle risorse pubbliche.
IN RELAZIONE A:
l’opera denominata FSRU Piombino e Collegamento alla Rete Nazionale Gasdotti nel Comune di Piombino (LI), realizzata ed in esercizio
il Progetto FSRU Alto Tirreno e Collegamento alla Rete Nazionale Gasdotti nei Comuni di Vado Ligure, Quiliano, Altare, Carcare, Cairo Montenotte (tutti in provincia di Savona), in corso di Procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale [ID_VIP: 10276]
VISTO:
il sistema degli Investimenti a Regime Regolato, relativo agli investimenti per i servizi di trasporto, distribuzione, stoccaggio e rigassificazione del gas naturale
CONSIDERATO CHE:
1) l’opera FSRU Piombino e Collegamento alla Rete Nazionale Gasdotti nel Comune di Piombino (LI) ha previsto:
(a) un Terminale di Rigassificazione nel porto di Piombino con ormeggio portuale stabile di un mezzo navale tipo FSRU (Floating Storage and Regasification Unit) ex Golar Tundra, oggi con nuovo nome ITALIS LNG e bandiera italiana (vedi https://www.shippingitaly.it/2024/06/28/la-nave-rigassificatrice di-piombino-issa-la-bandiera-italiana-e-cambia-nome-in-italis-lng/) con stoccaggio nominale di 170.000 metri cubi di Gas Naturale Liquefatto (GNL) e
(b) le infrastrutture per l’allacciamento alla rete di trasporto esistente: la nuova condotta convoglia il gas nel punto di connessione alla Rete Gasdotti, posto a quasi 9 km dal punto di ormeggio. L’FSRU è rifornita ad intervalli regolari (5/7 giorni) da metaniere di taglia variabile ed è anche in grado di rifornire a sua volta metaniere di piccola/media taglia. Le opere connesse sono costituite in particolare da:
✔ il Punto di Intercetto Linea (PIL 1) ubicato nelle pertinenze portuali;
✔ la condotta “Allacciamento FSRU di Piombino DN1200 (48”) doppia tubazione DN 650 (26”), DP 75bar” per il collegamento alla Rete Nazionale Gasdotti con un
metanodotto di lunghezza complessiva pari a circa 8,8 km fino all’impianto PIDI n.2 – PDE (in località Vignarca) di immissione alla Rete Nazionale Gasdotti;
✔ l’impianto PIDI n.2 – PDE (loc. Vignarca in Comune di Piombino) di collegamento alla Rete Nazionale Gasdotti, contenente anche le apparecchiature di filtraggio e misura del gas naturale.
2) il Progetto FSRU Alto Tirreno e Collegamento alla Rete Nazionale Gasdotti prevede il riposizionamento della FSRU dal porto di Piombino ad un nuovo punto di ormeggio offshore vicino alle coste di fronte a Vado Ligure e Savona in Liguria ed il suo collegamento con la Rete Nazionale Gasdotti. La FSRU riceverà GNL dalle navi cisterna che trasferiranno il GNL in modalità STS (Ship
To-Ship). Il GNL sarà quindi rigassificato a bordo della FSRU e il gas verrà esportato a terra attraverso una nuova condotta DN 650 (26’’) fino all’impianto PDE e da qui ai relativi collegamenti fino alla Rete Nazionale Gasdotti. Il Progetto FSRU Alto Tirreno include le seguenti opere aggiuntive:
- Terminale FSRU modificato per aggancio a boa a torretta
- Impianto PDE contenente le apparecchiature di filtraggio e misura fiscale del gas naturale, nonché la regolazione della pressione da 100 bar a 75 bar e le due stazioni di lancio/ricevimento “pig” per il controllo e pulizia della condotta (lato mare e lato terra).
- E le seguenti Opere Connesse costituite dal metanodotto di collegamento tra il Terminale FSRU e la Rete Nazionale Gasdotti:
● Tratto di condotta sottomarina (sealine) e relativo cavo telecomando DN 650 (26") DP 100 bar, di lunghezza pari a circa 4,4km;
● Tratto di metanodotto a terra di collegamento tra l’approdo costiero e l’impianto PDE e relativo cavo telecomando, denominato Allacciamento FSRU Alto Tirreno (tratto a terra) – DN 650 (26") DP 100 bar, di lunghezza pari a circa 2,7km;
● L'impianto PDE stesso
● Il collegamento (con sostituzione di una parte dell’attuale condotta DN 300) tra il PDE e la nuova Area Trappole, interconnessione e regolazione in loc. Chinelli con relativo cavo telecomando, denominato “Collegamento dall’impianto PDE alla Rete Nazionale Gasdotti DN 750 (30") DP 75 bar" di lunghezza pari a circa 23,8km che a sua volta include:
✓ N. 1 Punto di Intercettazione Linea (PIL) e n. 4 Punti di Intercettazione di derivazione importante (PIDI) ubicati lungo il tracciato per intercettare e sezionare il gasdotto in base alla cadenza prescritta dal D.M. 17/04/2008;
✓ N. 1 Punto di Intercettazione di derivazione importante (PIDI) con interconnessione con il metanodotto “Cairo Montenotte -Savona DN 300 (12”) e regolazione della pressione da 75 a 64 bar;
✓ N. 1 un impianto ex-novo dove è previsto sia la trappola di arrivo del nuovo metanodotto “Collegamento dall’impianto PDE alla Rete Nazionale Gasdotti DN 750 (30"), DP 75 bar” sia la trappola di partenza a monte del collegamento con il metanodotto “Cairo Montenotte - Savona DN 300 (12”); è altresì prevista anche la interconnessione di entrambi con il metanodotto Ponti-Cosseria DN 750 (30”) e regolazione della pressione da 75 a 64 bar.
CONSIDERATI I VALORI ECONOMICI DEI DUE IMPIANTI (escluso quindi il costo della nave FSRU oggi denominata ITALIS LNG, pari a circa €350.000.000 (trecentocinquanta milioni)):
1) dati da bilancio Snam (relazione finanziaria annuale 2023 del 04/04/2024) l’investimento dell’opera di Piombino è stato pari a circa € 180.000.000 (centottanta milioni) di cui, in base al regime regolamentato, € 35.000.000 (trentacinque milioni) a carico dello Stato con la possibilità di rivalsa sui consumatori
2) sempre da fonte Snam (relazione finanziaria annuale 2023 del 04/04/2024) gli investimenti previsti per FSRU a Ravenna e spostamento FSRU Italis da Piombino a Vado Ligure ammontano a € 1.800.000.000 (milleottocento milioni) di cui, tenendo conto della grande distanza fra Vado Ligure ed Alessandria, ingresso nella rete nazionale gas con la costruzione di nuovo gasdotto, si stima in modo prudenziale un investimento per l'impianto di Vado Ligure pari a circa € 800.000.000 (ottocento milioni) di cui, in base al regime regolamentato, € 154.000.000 (centocinquantaquattro milioni) a carico dello Stato con la possibilità di rivalsa sui consumatori.
CONSIDERATO CHE:
Lo spostamento da Piombino a Vado Ligure non apporta maggior capacità produttiva dello stesso, anzi, un possibile e probabile considerevole calo della produttività considerato che l’attuale posizione dell’impianto a Piombino è al riparo di diga foranea, consentendo l’operatività 365 giorni/anno, mentre il futuro impianto offshore a Vado Ligure non potrà operare in condizioni meteomarine avverse (dichiarazione Snam in sede Conferenza dei Servizi di Piombino);
Tale spostamento è stato più volte dichiarato non utile da Snam stessa sia con comunicazioni in sede di Conferenza dei Servizi, sia mediante comunicazioni ai media, ciò che lascia ipotizzare che le sole ragioni di tale spostamento siano politiche e non tecniche;
ENI SpA, principale buyer del gas rigassificato da Snam, ha espresso forti preoccupazioni per i maggior costi da sostenere chiedendo di riconsiderare lo spostamento del rigassificatore da Piombino (vedasi intervento di Viscardi durante le audizioni ARERA del 22/11/2023, come riportato dalla stampa - edizioni del 24.11.2023 di Secolo XIX, Repubblica, Shipping Italia)
SI CHIEDE PRELIMINARMENTE ALLA REALIZZAZIONE DEL Progetto FSRU Alto Tirreno e Collegamento alla Rete Nazionale Gasdotti:
A codesta Procura di verificare se la realizzazione del Progetto per lo spostamento di tale impianto industriale, attualmente operativo a Piombino, non si configuri come spreco di denaro pubblico e danno erariale, in quanto non nell’interesse della comunità ma solo di alcuni soggetti economici o politici.
Si resta a completa disposizione per fornire ulteriori informazioni che possano essere di ausilio e di supporto all'attività di indagine.