News11 agosto 2024 15:34

Altre Terre

L’astrofisico Giovanni Covone e le astrofotografie di Cristiano Gualco a Castelvecchio di Rocca Barbena martedì 13 agosto

Altre Terre

 

Da sempre i Controdialoghi sono appuntamenti proposti da FestivAlContrario per incentivare il dialogo e sollecitare incontri e riflessioni su temi legati alla Val Neva e, più in generale, al legame tra uomo e natura. Sarà la nostra relazione con il cosmo al centro del controdialogo di  martedì 13 agosto a Castelvecchio di Rocca Barbena: “Altre terre”, il titolo del Festival 2024, ma soprattutto di un libro. Alle 21.00, in piazza della Torre, Giovanni Covone, astrofisico e ricercatore di esopianeti in residenza al Festival 2024, parlerà del suo libro “Altre terre” (HarperCollins) che ha vinto il Premio Asimov 2024, e racconterà i suoi studi in un controdialogo arricchito dalle astrofotografie di Cristiano Gualco in mostra.

“Qual è il futuro dell’uomo nell’universo? Siamo soli nel cosmo? Esistono altre Terre che l’umanità può colonizzare?” Queste sono solo alcune delle domande a cui Giovanni Covone, cerca di dare risposta puntando lo sguardo in alto, verso il cielo e le stelle. Perché la storia della ricerca astronomica è antica quanto l’uomo stesso, dai primi, rudimentali eppure brillanti tentativi di studiare le stelle a occhio nudo, fino alle ultime missioni spaziali, svolte con l’ausilio di enormi, modernissimi telescopi. 

Giovanni Covone è professore associato di astrofisica e cosmologia all’Università̀ Federico II di Napoli. Si interessa della ricerca di pianeti simili alla Terra, di astrobiologia e dello studio della materia oscura su scala cosmica. È titolare dei corsi di “Cosmologia” per gli studenti di Fisica, “Astrophysics of Life” nella facoltà̀ di Biologia e “Fondamenti di Fisica e Cosmologia” per il corso di laurea in Filosofia. “Altre Terre”, al quale l’edizione 2024 di FestivAlContrario si ispira, è il suo primo libro: un’indagine avvincente sulle possibilità di vita al di là del Sistema Solare che si è aggiudicata il Premio Asimov 2024. 

Covone stesso è parte di questa millenaria corsa agli astri: nel gennaio del 2019, insieme a un’equipe della NASA, ha contribuito all’individuazione di TOI-700d, una possibile “nuova casa” per l’uomo. Un ipotetico gemello della Terra, seppure a distanza siderale. Ma una simile scoperta, insospettabilmente, ci insegna quanto il nostro pianeta sia unico: l’universo, nella sua vastità, concede panorami strabilianti – stelle che brillano a un’intensità più di cento volte superiore a quella del Sole, pianeti con oceani di lava, piogge di roccia fusa o ricoperti da spesse calotte ghiacciate – e gli strani mondi che troveremo, un giorno, saranno diversi da ciò che vediamo, persino da ciò che immaginiamo abitualmente. “Altre Terre”, passando in rassegna scoperte astronomiche del passato e attualissime, ponendo nuove domande su ciò che esiste fuori dai confini della nostra conoscenza, è un libro che parla di noi, del rapporto tra la specie umana e il cosmo, e dell’incredibile spettacolo della natura.

Cristiano Gualco, primo violino del Quartetto di Cremona, ha sviluppato la sua passione per l’astrofotografia durante il Covid: alcune delle sue foto sono state pubblicate come Astronomy picture of the day dalla NASA. 

L’ingresso al Controdialogo è libero. 

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