News04 settembre 2024 15:39

Liguria, la scuola inizia ma il personale scarseggia

La denuncia della Flc - Cgil: troppo pochi i posti autorizzati a ruolo, criticità in particolare nel sostegno ad allievi con disabilità

Liguria, la scuola inizia ma il personale scarseggia

L’avvio dell’anno scolastico, più ancora che nel passato, si preannuncia denso di difficoltà e criticità.

La scuola è sempre più precaria e le immissioni in ruolo di personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario sempre più risicate. 


“In Liguria, per il personale docente sono solo 1.299 i posti autorizzati a ruolo a fronte di disponibilità di gran lunga superiore: 1.390 posti di scuola comune, 703 posti di sostegno e 273 i posti autorizzati per i ruoli degli Ata distribuiti tra le varie tipologie professionali, nonostante per questi siano 798 i posti vacanti. Questo significa che le assunzioni riguarderanno solo una minima parte dei precari – spiega Mario Lugaro, segretario generale Flc-Cgil - .

L'esiguità dei posti è particolarmente critica sul sostegno agli alunni disabili, criticità ormai atavica e che impone un impegno straordinario del ministero: invece di proporre false aspettative e soluzioni, come la conferma del supplente su richiesta delle famiglie, senza che il supplente abbia la possibilità di venire stabilizzato, e la istituzione di percorsi di specializzazione affidati all’Istituto nazionale di documentazione innovazione e ricerca educativa, che sono meno approfonditi di quelli universitari, si deve dare la possibilità ai docenti di specializzarsi sul sostegno e di essere stabilizzati”. 

Mario Lugaro prosegue la panoramica a pochi giorni dall’inizio delle lezioni: “Siamo di fronte a una vera e propria emergenza che, come ogni anno, puntualmente si ripete e si aggrava per l'incapacità di adottare meccanismi di reclutamento tempestivi, certi e rispettosi degli aventi diritto.

Chi ne subirà le conseguenze non sarà solo il personale ma anche gli studenti dei vari ordini di scuola a cui non potrà essere garantita la continuità didattica. Molti dei concorsi banditi lo scorso inverno sono ancora in alto mare e finiranno, se va bene, in autunno inoltrato. Le cattedre senza titolare saranno provvisoriamente coperte da docenti supplenti ma questi, via via che i concorsi termineranno, saranno mandati a casa per fare posto ai vincitori di concorso.

Così il rischio è l’avvio di un anno scolastico in affanno, con avvicendamenti e sostituzioni ‘in corsa’, con l’effetto di moltiplicare il disorientamento degli studenti e il disagio dei lavoratori. A farne le spese sicuramente migliaia di studenti e famiglie, condannati all’ennesimo valzer di cattedre di inizio anno, ma anche migliaia di precari, che continuano a non vedere soddisfatte le legittime aspettative lavorative e di vita: prepariamoci ad assistere al solito inizio d’anno caotico”.

Massimo Picone