La fondazione Gimbe stila la classifica delle liste d’attesa in sanità e il nostro assessore competente cosa fa, anziché correre a nascondersi?
Dichiara che la Liguria è tra le sei regioni promosse per la trasparenza sulle liste di attesa.
Cioè, il vanto sta nel fatto che il mondo sa che le visite e gli esami qui li possiamo prenotare a distanza di mesi o di anni, quando le agende non sono chiuse e l’operatore desolato ti dice “riprovi tra un po’”.
E poi spara un altro comunicato stampa secondo il quale è l’ora, per Alisa, di “cambiare pelle”. Sì, la pelle delle poltrone forse: per Alisa è solo l’ora di chiudere, con otto anni di ritardo.
Nel frattempo sui giornali si parla di un terzo patteggiamento per il nostro Toti, quello che confessa di aver governato, e il suo erede Bucci abbandona un’altra volta la conferenza stampa che peraltro ha convocato lui stesso per via di una domanda sgradita.
Questa è la gente che ha governato (e non amministrato) la Liguria finora. E che vuole continuare a farlo, esattamente nello stesso modo. Se non peggio.