“Senza industria non c’è futuro, è necessario generare occupazione di qualità per evitare la fuga dei giovani e lo spopolamento della nostra Provincia con politiche industriali, infrastrutturali, energetiche e formazione del personale, utilizzando di più e meglio le risorse pubbliche e private, e le tante aree presenti su tutto il territorio. Abbiamo numerose opportunità e imprese industriali inserite all’interno di asset strategici per l’intero Paese. La tradizionale vocazione industriale risulta largamente ridimensionata, ma la Provincia di Savona non può fare a meno di un manifatturiero ad alta innovazione tecnologica che conserva sul territorio molti campioni nazionali che devono promuovere la crescita del tessuto produttivo locale, intensificando i rapporti con il mondo dell’università e della ricerca anche per valorizzare di più e meglio il “capitale umano”".
Così il segretario provinciale della Cgil Andrea Pasa, durante l'iniziativa Lavoro, innovazione, sviluppo, politiche industriali in provincia di Savona.
“Ci sono lavoratori e aziende che da anni aspettano risposte da politica e istituzioni e così non si può più andare avanti, né per loro né per il territorio che sconta anni di immobilismo e di non scelte industriali, ma ci sono anche molte opportunità che devono essere raccolte per difendere e rilanciare l’apparato produttivo savonese”.
"Per la Cgil è il momento di costruire una politica industriale con un ruolo pubblico per rilanciare investimenti, compresi quelli privati, iniziando a risolvere le annose crisi aziendali di Piaggio Aerospace e Sanac - solo per citarne alcune -, senza sottovalutare quelle che potrebbero scaturire nei prossimi mesi se non si intervenisse a livello nazionale ed europeo, come Automotive e Vetro".
Per Pasa “Nell’attuale fase di grandi trasformazioni e di processi di transizione ecologica, digitale, energetica e tecnologica sino ad oggi sono mancati da parte politica e dei governi gli orientamenti e le scelte sui temi del lavoro e dell’industria. Per questo sono sempre più urgenti interventi di politica industriale, energetica, infrastrutturale ed ambientale che ancora non si vedono e senza i quali si rischia di peggiorare la condizione economica, industriale e sociale del territorio già caratterizzata da prospettive di particolare incertezza”.
Per la Cgil "bisogna tornare a investire sull’industria metalmeccanica, chimica e dell’energia, difendendo la vocazione produttiva del territorio savonese che ha tante opportunità basate sulla professionalità delle maestranze, su una forte disponibilità di aree e sulla presenza di imprese strategiche che possono generare filiere e quindi occupazione, così come sono fondamentali gli investimenti sul sistema portuale visto che la Liguria ha uno dei sistemi portuali più importanti d’Europa e asset strategico per il territorio. L’assenza di una rappresentanza politica savonese nelle istituzioni centrali e regionali rende difficile portare avanti istanze e la rappresentazione dei fabbisogni del nostro territorio nei luoghi di pianificazione strategica e di decisione, quindi è necessario “fare squadra” sul territorio, di più è meglio tra istituzioni locali, imprese e organizzazioni sindacali – ognuno per ciò che rappresenta - ma con un solo obbiettivo, rendere più competitivo il territorio e quindi generare maggiore occupazione di qualità".
Di seguito alcuni dati forniti nel corso dell’evento, grazie al lavoro dell’Ufficio Economico della Cgil Liguria; in Provincia di Savona ci sono circa 2 milioni di metri quadrati di aree industriali disponibili a ricevere investimenti pubblici e privati , l’occupazione nell’industria in senso stretto (escluse quindi le costruzioni) è poco meno del 13% dell’occupazione totale della provincia (l’incidenza del settore più bassa della Liguria, dopo la provincia di Imperia), il peso del valore aggiunto prodotto dalla provincia di Savona in Liguria è del 16%, di cui solo il 14% è generato dall’industria manifatturiera, dal 2018 al 2023 gli abitanti in Provincia di Savona sono calati di quasi 6.500 unità.
Cassa Integrazione (ore autorizzate) fonte INPS - nel 2023 in provincia di Savona la cassa integrazione è in calo del -18,6% sull’anno precedente (Savona ha però il calo più contenuto tra tutte le province liguri). Nel periodo gennaio>luglio 2024 (ultimo dato disponibile) in provincia di Savona sono in calo del 12,8% sul gennaio>luglio 2023 ma quelle del settore manifatturiero che rappresentano il 93,4% di tutte le ore autorizzate a Savona sono in aumento del 12,6% sull’anno precedente. le nuove attivazioni di contratti di lavoro dipendente nel settore privato In Liguria – 4.246 nuove attivazioni di contratti di lavoro dipendente nel settore privato nel primo semestre 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023 . A livello provinciale primo semestre 2024 rispetto al primo semestre del 2023 ; Savona -900 , Genova -3 mila circa , Imperia -500 e La Spezia unica provincia con un segno più 171 nuovi contratti. Quindi la narrazione di qualcuno che vuole fare passare Savona e Provincia come unico territorio in cui l’occupazione rallenta è una bufala enorme. La qualità dell’occupazione in Liguria anche nei primi 6 mesi del 2024 in Liguria è per lo più precaria , visto che solo l’11,7% è a tempo indeterminato.
A Savona l’incidenza del part-time è la più alta della Liguria con il 42% , i contratti a tempo indeterminato sono solo il 9% . Provincia di Sv 23.108 assunzioni contro le 24.007 del 1°sem. 2023 (-899 pari al -3,7%) Durante l’iniziativa sono intervenuti e hanno portato un importante contributo alla discussione ; il Segretario Generale della Fiom di Savona Cristiano Ghiglia, il dottor Luca Bollettino Direttore HR Verallia Italia spa, il dottor Fabrizio Defacis Direttore Generale Bitron spa, Maurizio Conti Professore universitario e autore del libro “La Liguria è ancora una Regione del Nord?”, il Sindaco del Comune di Vado Ligure Fabio Gilardi. Le conclusioni sono state affidate al Segretario Nazionale della Filctem Cgil Ugo Cherubini.