"Le urla di giubilo che una parte sindacale sta facendo giungere in ogni dove del Paese per assumersi la paternità di una proposta governativa volta ad aumentare l’età pensionabile ci lascia letteralmente esterrefatti".
Così la Segreteria regionale SILP CGIL Liguria, che spiega: "Il Comparto sicurezza, da diversi anni, sta attraversando difficoltà sempre maggiori, difficoltà che vengono assorbite in maggioranza dalla grande madre di tutte le sconfitte: la mancanza di lungimiranza della politica.
Il personale di questo comparto ha raggiunto un’età media sui cinquant’anni con conseguenze di facile comprensione, anche per i non addetti ai lavori.
In ogni caso, diminuendo gli organici, coloro che rimangono in servizio si trovano sempre più esposti a forzature nei diritti, con ricorso costante allo strumento dello straordinario, difficoltà ad usufruire di periodi di ferie e riposo, con ricorso a strumenti disciplinari alimentando magari un clima lavorativo per nulla idilliaco, come abbiamo potuto purtroppo constatare nella Questura di Savona.
Il ricorso a strumenti sempre più impattanti sotto il profilo sanzionatorio fa emergere la carenza nella prevenzione che noi riteniamo essenziale per una società davvero democratica.
Occorrono risorse adeguate a garantire dignità nel lavoro, per permettere ai poliziotti di affrontare gli impegni più critici ma nelle migliori condizioni.
Quanto accaduto recentemente a Genova in occasione del derby è inaccettabile. L’ordine pubblico è materia delicata ed ingerenze in ambiti istituzionali non propri non fa che aggravare la situazione con ripercussioni anche sul piano della sicurezza.
Nello sport non ci sarà mai spazio per la violenza e la legge indica esattamente a chi spettano le decisioni! Tuttavia, assistiamo ad un progressivo inasprimento delle sanzioni, anche recentemente in relazione ai fatti accaduti negli ospedali, e questo per rimediare alla mancanza di operatori della sicurezza.
Oggi il personale del Comparto è stremato: contratto scaduto ed ancora non rinnovato, somme stanziate ridicole, previdenza complementare non pervenuta, indennità per un’ora di lavoro straordinario inferiore al costo dell’equivalente lavoro normale, emolumenti corrisposti con due anni di ritardo ed altri ancora non si sa quando saranno versati. Si deve partire da qui, non ora come qualcuno inizia invece a pensare ma da tempo, come ha fatto il SILP.
Oggi ci troviamo davanti a colleghi che, con spirito di abnegazione, si dedicano anima e corpo, con sacrifico anche delle loro famiglie, pur di garantire livelli adeguati di sicurezza al cittadino che può stare tranquillo: non mancheranno mai! Tutto ciò è però inaccettabile perché di promesse ne sono state fatte tante ma sempre disattese".