Truffe agli anziani: basta con gli spot

"La totale mancanza d'indirizzi di coordinamento regionale sull'argomento sicurezza urbana, accumulata negli anni della gestione Toti, ha dato la possibilità al Sindaco Bucci, che adesso si presenta come suo sostituto, di mettere in campo iniziative mediatiche mirate ad attirare facile consenso come quella contro le truffe".

"Non possiamo più permettere che si faccia leva sulla paura delle persone fragili per ottenere visibilità spendendo tra l'altro moltissimi soldi pubblici".

"A dimostrazione di quanto dico, senza timore di essere smentito da nessuno, metto a disposizione un informazione che il Sindaco Bucci e l'Assessore Gambino sanno, ovvero che dal mometo in cui si invitano le persone anziane a DENUNCIARE una truffa agli uffici del Comune di Genova significa questi dovrebbero avere le competenze per poter attivare un indagine così come previsto dal codice di procedura penale".

"Ebbene ciò non è possibile perché ad oggi la normativa statale prevede che tale competenza tecnica ricada sulle forze dell'ordine che sono costrette a tamponare con le poche risorse a disposizione allo smisurato protagonismo di chi senza scrupoli cerca consenso in modo facile.

Le truffe vanno combattute e sradicate dal territorio solo con il coordinamento istituzionale e non con gli spot propagandistici.

Evidentemente il Sindaco si rivolge per la prevenzione agli anziani e non ai ragazzi che hanno bisogno di preziosi consigli per non essere risucchiati dalla malavita perche i minorenni non votano.

Tutto questo perché in Liguria in questi anni sull'argomento sicurezza urbana non si è mai fatto nulla se non la creazione nel 2022  della “scatola vuota” del Tavolo della sicurezza regionale che non si è mai preoccupato di fare quello che dovrebbe,  ovvero mettere in campo  protocolli di indirizzo regionale rivolti al territorio per dare risposte istituzionali serie coinvolgendo istituzioni, associazioni, enti, sindacati e non spot mediatici propagandistici".