Con riferimento all’incidente mortale sul lavoro avvenuto oggi, lunedì 4 novembre 2024, intorno alle ore 9.50, all’interno del cantiere per l’ammodernamento del viadotto Nigiu, posto tra i caselli di Altare e Savona alla progressiva chilometrica 114+400, Autostrada dei Fiori esprime anzitutto il più sentito e profondo cordoglio ai familiari della vittima.
"Da una prima ricostruzione dei fatti - proseguono dalla società concessionaria - un addetto di un’impresa subappaltatrice impegnata nel montaggio di un ponteggio sotto l’impalcato del viadotto è precipitato da una altezza di circa 15 metri per cause in corso di accertamento.
Tutte le attività sul cantiere sono state immediatamente sospese e sono stati prontamente contattati i mezzi di soccorso informando al contempo le autorità competenti. Inutile anche l’intervento dell’elisoccorso.
La tratta autostradale Altare – Savona, direzione Savona, è stata chiusa al traffico alle 10.20 circa per permettere il recupero della salma. Si presume possa essere riaperta non appena saranno terminati gli accertamenti da parte delle Autorità".
Informazioni sulla riapertura della tratta saranno disponibili sulla mappa interattiva pubblicata sul sito internet di www.autostradadeifiori.it e sui canali informativi WhatsApp e Telegram di Autostrada dei Fiori. È, inoltre, possibile ricevere informazioni in tempo reale sul traffico anche consultando la pagina Facebook della concessionaria.
"Continua purtroppo la catena di infortuni mortali sul lavoro in ambito autostradale - denunciano dalla Cgil Liguria - e nonostante ciò, la Regione Liguria non ha intenzione di dare corso ed applicare la legge regionale su maggior sicurezza in questo ambito. La Regione Liguria è quindi responsabile di non attuare la norma vigente che è stata pensata e voluta proprio per contribuire al miglioramento delle condizioni di lavoro e di sicurezza in questo particolare settore".
"La legge regionale n. 2/2020, ottenuta grazie alla mobilitazione dei lavoratori con scioperi e manifestazioni, prevede non solo l’istituzione di un Osservatorio che raccolga e fornisca maggiori informazioni su numero e localizzazione dei cantieri, ma anche l’istituzione dei rappresentanti della sicurezza di sito che potrebbero svolgere una funzione attiva per favorire la promozione della sicurezza e il rispetto delle norme".
"La Cgil Liguria esprime il proprio cordoglio ai cari del lavoratore deceduto e rabbia per l’inattività della Regione".