“Le prime mosse di Marco Bucci sulla sanità ligure sono un pessimo segnale: affidare incarichi retribuiti a chi ha contribuito a generare il disastro attuale è l’ennesima dimostrazione di come la politica del centrodestra non voglia cambiare rotta, ma si limiti a riciclare volti già noti e responsabili del caos”.
Lo dichiara il Consigliere Regionale Gianni Pastorino, che aggiunge:
“La possibile consulenza per Angelo Gratarola è inaccettabile: stiamo parlando dello stesso ex assessore che lascia dietro di sé un buco di bilancio senza precedenti e una gestione fallimentare delle liste d’attesa.
Questa è la logica del premio di risultato quando il risultato non c’è mai stato. Non è certo così che si può risanare la sanità ligure, né tantomeno restituire fiducia alle cittadine e ai cittadini che da anni subiscono sulla propria pelle le conseguenze di scelte sbagliate.
Lo schema di Bucci è chiaro: da una parte affida la gestione politica a un assessore o un'assessora a lui fedele, dall’altra spende e spande in consulenze affidate a persone che sono parte integrante del sistema fallimentare, con Gratarola in testa.
Bucci non ha alcuna intenzione di avviare una riforma strutturale della sanità ligure che si basi sull’ascolto di chi lavora ogni giorno negli ospedali e sulla costruzione di un sistema pubblico che metta al centro la salute delle persone, invece dei bilanci o dei giochi di potere.
Il risultato sarà inevitabilmente il taglio dei servizi, i cui costi ricadranno sul lavoro delle dipendenti e dei dipendenti della sanità e sulle spalle delle cittadine e dei cittadini.
Un disastro annunciato, i cui contorni sono già ben visibili: con un buco di bilancio esistente e il continuo ricorso a consulenze esterne, a pagare saranno ancora una volta le cittadine e i cittadini liguri.
Noi continueremo a vigilare e a denunciare ogni tentativo di indebolire ulteriormente la sanità pubblica e di scaricare i costi di scelte sbagliate sulle cittadine e sui cittadini”.
Non solo: Bucci se la prende coi direttori generali delle Asl liguri, minacciando licenziamenti.
Replica Katia Piccardo, neoeletta Consigliera regionale del Partito Democratico e responsabile sanità della segreteria PD: "Per risolvere i numerosi problemi della sanità ligure servono subito nuovi investimenti invece Bucci pensa di far dimenticare le enormi criticità, scaricando la colpa sui direttori generali. Carenza di personale, necessità di nuovi macchinari e soprattutto maggiori fondi sia a livello nazionale che locale devono essere le priorità da affrontare in questa Regione. Attaccare i direttori generali per chiedere di rientrare di un buco di bilancio, causato da nove anni di governo di centrodestra in Regione, è una mossa che chiarisce la totale assenza di visione futura su un tema così importante per tutti i Liguri. L'ennesima non azione, quella di Bucci, in perfetta continuità con il suo predecessore: ancora una volta il centrodestra pensa che i problemi si risolvano alzando la voce senza mettere in campo alcun tipo di programmazione ”.
Rincara la dose Davide Natale, segretario PD Liguria.
"Bucci inizia il suo mandato da presidente scivolando su una buccia di banana e disattendendo ancora una volta non solo le promesse fatte in campagna elettorale ma anche i bisogni dei liguri. Pensavamo che la prima riunione sulla sanità di Bucci, come aveva assicurato prima delle elezioni, avesse come priorità un piano organico per l'abbattimento delle liste d'attesa. Invece, la prima cosa che fa, una volta insediato in Regione, con un atteggiamento di totiana memoria, è chiamare i direttori generali e strigliarli sui conti come se la situazione attuale non fosse la conseguenza di scelte, o meglio non scelte di quel centrodestra che oggi Bucci rappresenta in piena continuità. Per poi ripetere lo stesso mantra della campagna elettorale, commissari per i nuovi ospedali, che in nove anni il suo stesso centrodestra non ha realizzato e derubricare le liste d'attesa a un punto nell'agenda. Nessun altra concreta soluzione. Forse Bucci non ha chiaro quali siano i veri problemi della sanità ligure e dimentica cosa ha anche detto il presidente dell'ordine dei medici, che non c'è più nulla da tagliare. Servono invece risorse, per non far ricadere sui cittadini le conseguenze della cattiva gestione di Toti Gratarola di cui rappresenta plasticamente la continuità. Come Partito Democratico avevamo presentato una proposta di legge che chiedeva di parametrare la spesa sanitaria al 7,5% del PIL. Una manovra che avrebbe portato alle regioni circa 4 miliardi in più che sarebbero serviti per nuove assunzioni e nuovi macchinari. Ma il centrodestra, a tutti i livelli, ha detto no, e queste sono le conseguenze.
Ancora una volta con questa mossa Bucci conferma che il buco di bilancio in sanità di oltre 250 milioni esiste e come, ed è un problema. Riunione indetta (non si capisce a che titolo visto che non è più assessore) da Gratarola, che di quel buco è responsabile.
Bucci vada a fare un giro negli ospedali, a partire da quelli delle province, e nei pronto soccorso e vedere in che condizioni sono costretti a lavorare medici, infermieri e personale sanitario e i turni massacranti che devono sostenere per garantire il diritto alla cura a tutti i cittadini.
La nostra opposizione sarà costante e puntuale perché il diritto alla salute sia garantito a tutti".