Scrive un sito online che si occupa di sport savonese :"Soddisfazione, gioia, orgoglio e anche un pizzico di commozione ha attraversato l'intera Rari Nantes Savona subito dopo la vittoria di Champions come si percepisce anche dalle parole del presidente Daniele Polti.
L'investimento per l'acquisto della wild card di Champions League ha colpito nel segno, dato che i biancorossi sono riusciti a entrare nella stretta cerchia delle otto formazioni più forti d'Europa."
Condividiamo in pieno:
Un grande risultato quello della squadra allenata da Alberto Angelini nel solco di una grande storia rappresentata dal sodalizio biancorosso: una storia fatta di scudetti, coppe europee, tante stagioni - fin dagli anni'80- composta dal passaggio di grandi campioni primo fra tutti l'attuale allenatore olimpionico e pluriscudettato.
Una società e una squadra che meritano di passare nella storia della Città com'è stato per l'antico Savona FBC nel suo essere stato simbolo della nostra comunità e per l'atletica leggera che ha avuto punte di diamante nell'intera provincia che ci hanno portato nel cuore dei momenti fondamentali per lo sport come quelli olimpici.
Sport d'acqua la pallanuoto e sport d'acqua il nuoto artistico l'altra faccia della medaglia di quella che ormai possiamo considerare una grande tradizione sportiva.
Sport d'acqua proprio nel solco di quelle "nuove rotte" che rappresentano il marchio del progetto di Savona Capitale della Cultura.
Tutto questo avviene mentre la nostra Città è impegnata in un altro tipo di competizione: quella ingaggiata per rappresentare la Capitale italiana della Cultura per il 2027.
Una competizione difficile con un alto grado di concorrenza per la quale ci si sta attrezzando come si è visto nella recente serata al Chiabrera dedicata alla presentazione del dossier che è stato inviato al Ministero della Cultura.
Il messaggio che ci arriva dalla Piscina di Corso Colombo è chiaro: lo sport savonese è all'altezza di una Città capitale italiana della Cultura. Non sta a noi entrare nel merito della pregnanza culturale dello sport: se non altro per aver ispirato tanti capolavori letterari e artistici.
Nella serata del Chiabrera è stata a lungo ricordata Milena Milani: pochi sono a conoscenza del fatto che la nostra poliedrica concittadina fu anche cronista sportiva per il settimanale "Il Campione" negli anni'50; rivista che univa davvero cultura e sport con altri scrittori che si occupavano della cronaca sportiva come Vasco Pratolini, Giancarlo Fusco e Giansiro Ferrata mentre su quelle pagine un giornalista capace di espressione di vera poesia come Attilio Camoriano cantava le gesta di Fausto Coppi.
Lo sport merita quindi uno spazio nell'elaborazione del progetto, merita di essere posto al centro di una identità cittadina che si sta ritrovando e che attorno alla prospettiva della Capitale della Cultura può trovare ulteriore slancio e capacità di visione e proiezione per il futuro.
Franco Astengo, Storia del Calcio Savonese