Davide Natale, segretario PD Liguria, interviene rispetto all’intervista all’assessore alla sanità Nicolò pubblicata su un quotidiano locale.
" Non dice nulla sulle liste d’attesa e su sua stessa ammissione dice che valuterà cosa fare. Sulle fughe, che hanno raggiunto ormai dati impressionanti, dà una lettura del tutto sbagliata, e allora lo aiutiamo noi: in base ai dati Agenas viene smentita in maniera più assoluta la tesi di Nicolò secondo cui i cittadini liguri vanno in altre regioni solo per visite, esami e cure specialistiche, la realtà è che 6 prestazioni su 10 sono di bassa e media intensità, quindi la realtà è che il servizio sanitario offerto dalla Regione Liguria è inappropriato e inadeguato".
"E ancora, riconosce il sovraffollamento a cui vanno incontro i Pronto soccorso durante le festività e ammette che le misure utilizzate in passato non sono state efficaci. La soluzione? Un altro vedremo e faremo. Riconosce, poi, il disavanzo, ma ancora una volta non c’è nessuna soluzione. Ci domandiamo: com’è possibile prendere in giro così i cittadini?"
"Su Alisa, mentre noi abbiamo detto chiaramente che siamo per il suo superamento e la chiusura, da parte del centrodestra, compreso Nicolò, assistiamo a un giro di parole per non dire nulla. Quello che è stato venduto come un organismo importante per la sanità ligure, che mette insieme professionisti e specialisti della sanità per dare soluzioni, per Nicolò ‘è un organo consultivo a cui si può chiedere un parere’, verrebbe da dire che ‘tanto tuonò che piovve’. In più un organismo che non vede la partecipazione di infermieri, tecnici e cattedratici di politiche sanitarie è un organismo parziale".
"Noi vogliamo chiarezza, vogliamo sapere come stanno davvero le cose. L’unica cosa chiara a Nicolò è che è di Fratelli d’Italia, il resto è nebulosa. Peccato che a pagare le conseguenze di questa mancata chiarezza siano i cittadini Liguria e noi utilizzeremo tutti gli strumenti a nostra disposizione in consiglio perché venga invertita questa rotta”.
Critico anche Gianni Pastorino, che aggiunge:
“Questa mattina, il Presidente Marco Bucci ha illustrato i punti programmatici che intende portare avanti con la Giunta regionale. Peccato che l’elenco presentato somigliasse più a un menù di ristorante che a un piano strategico per la nostra regione. Un elenco sommario e privo di organicità, dove ogni voce sembra scollegata dalla precedente e, soprattutto, dalle reali necessità delle cittadine e dei cittadini liguri”.
“Dalla sanità ai trasporti, dal lavoro all’ambiente, i propositi letti con enfasi e arroganza da Bucci tradiscono una profonda distanza dalle condizioni quotidiane delle persone. In particolare, l’assenza di una seria capacità di elaborazione e programmazione nel settore sanitario è l’ennesima dimostrazione di quanto la Giunta continui a ignorare le vere priorità: liste d’attesa insostenibili, una sanità territoriale carente e servizi di Pronto Soccorso ormai al collasso.
Nell’unica annotazione positiva come l’unificazione dell’Assessorato alla Formazione con quello della Scuola, si dimostra come erano giuste le nostre critiche nei due anni precedenti a questo in cui la Giunta Toti aveva parcellizzato le competenze in maniera del tutto sbagliata. È una dimostrazione lampante dell’improvvisazione che contraddistingue il governo regionale, incapace di tenere una linea coerente e lungimirante.
La Liguria non ha bisogno di piatti scelti a caso da un menù, ma di una ricetta chiara e concreta per rispondere alle sfide del nostro tempo. Il Consiglio Regionale non è un ristorante: qui si costruisce il futuro, o almeno così dovrebbe essere”.