La notizia della scomparsa del presidente provinciale dell'ANPI Renato Zunino avvenuta in circostanze di vera e propria tragedia rappresentano un lutto e un grande dolore per l'antifascismo e la democrazia della nostra provincia.
Renato Zunino era stato lo "storico" sindaco di Celle Ligure: da giovane protagonista della vita pubblica aveva compiuto quella che poteva essere considerata una vera e propria "impresa": la lista del PCI da lui capeggiata aveva sconfitto, nelle elezioni del 1975, quella della Democrazia Cristiana e successivamente il consiglio comunale (non esisteva l'elezione diretta) lo aveva eletto sindaco, il primo non democristiano nella storia di Celle.
Quella vicenda era rimasta per Renato quasi un vero e proprio "marchio di fabbrica" di una idea di rinnovamento della politica, della freschezza e della capacità che i giovani comunisti di allora avevano saputo imprimere nell'amministrazione pubblica.
Renato godeva di una grande popolarità che nasceva spontanea dall'animo della gente in tempi in cui l'agire politico godeva di grande considerazione pubblica.
Rieletto sindaco di Celle in diverse occasioni anche con intervalli aveva sempre rappresentato il saldo punto di riferimento per il suo paese mentre si muoveva in un percorso politico di alto livello nella sinistra savonese: dal PCI al PDS e poi al PD aveva ricoperto diversi incarichi sempre tenendo fermo il valore unitario (nella tormentata vicenda dello scioglimento del PCI aveva aderito alla mozione di Bassolino che intendeva gettare un ponte fra le due anime: quella del Sì alla proposta di Occhetto e quella del "No").
In tempi più recenti l'incarico di presidente provinciale dell'ANPI, assolto con la consueta dinamicità, presenza in tutte le iniziative, vero e proprio "centro motore" di tutte le attività della gloriosa associazione partigiana tenendo fermi i grandi valori di solidarietà, uguaglianza e democrazia insiti nella vocazione antifascista.
All'improvviso la ferale notizia: incomprensibile per noi che lo abbiamo conosciuto e gli siamo stati compagni di impegno e di lotta.
Franco Astengo, associazione Il Rosso non è il nero