Cose Belle09 dicembre 2024 12:57

Robe a colori

A Celle Ligure dal 13 dicembre 'Casa Colorobe': appuntamento in via Aicardi presso l'associazione Traumfabrik

Robe a colori

Fanno robe a colori: robe, oggetti, cose, in cui elementi fondamentali sono i colori, che danno forma alle forme, originano le figure, animano le creazioni. 

Colorobe è un progetto nato dalla collaborazione fra Giulia Robert e Alessandro Colonnetta, compagni in questa avventura e nella vita di tutti i giorni.

Giulia porta la sua esperienza nella comunicazione digitale; di norma si occupa di parole, ma la comunicazione non è fatta solo di quelle: si può esprimere una visione del mondo attraverso colori e forme. Alessandro porta la sua visione artistica, un approccio figurativo caratterizzato dalla massima sintesi e semplificazione del reale e dell’immaginario attraverso forme e colori.

Muovendo dalle suggestioni delle "Case d'Arte" futuriste, originali e innovativi laboratori di arti applicate sorte lungo tutta la penisola italiana tra le due guerre mondiali, nell'ambito del cosiddetto "secondo Futurismo", in Traumfabrik abbiamo voluto presentare il caleidoscopico mondo decorativo di Colorobe. 

L’arte incontra il quotidiano potrebbe essere il claim della mostra che trova un ulteriore importante referente in un altro maestro torinese e cellese d’adozione Ugo Nespolo, che da sempre celebra gli assiomi dell’arte totalizzante.

Opere su carta, edizioni numerate, oggetti in legno e materiale plastico documentano la ricchezza espressiva, la duttilità e la poliedricità di Giulia e Alessandro.

Un’arte a trecentosessanta gradi, che vuole racchiudere tutti gli aspetti del reale ed introdursi così nel mondo quotidiano. Non più opere prettamente museali, astratte e isolate, ma oggetti d’arte in stretta relazione col vivere, che possono entrare a far parte dell’arredo domestico.

Una grande maestria compositiva e di esecuzione prevale nelle opere, a sottolineare continui studi e ricerche sui meccanismi di citazione e di confronto con la tradizione pittorica e iconografica novecentesca. Un colore prepotente e squillante attira subito l’interesse dello spettatore, portato a investigare con maggiore attenzione gli equilibri formali della composizione.

Si avverte un clima ludico, quasi a riprendere un mondo fiabesco. I puzzle riproposti sulle carte, i soggetti raffigurati nelle opere in legno mostrano una visione solo apparentemente infantile del mondo. L’ingenuità e l’atmosfera giocosa sono in verità una maschera rivelatrice dell’ambiguità del quotidiano. I colori e le immagini armoniose e gradevoli, assumono un effetto straniante e surreale, sempre immerse negli spazi del vivere. 

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