"Bucci, dopo aver dato al suo capo di gabinetto 300mila euro, più del doppio rispetto a quanto prendeva il suo predecessore; dopo aver detto che tutti i nuovi incarichi della sanità erano a titolo gratuito, nomina i commissari per gli ospedali e, non solo non hanno nessun potere decisionale o ruolo commissariale, e quindi potevano chiamarli ‘Pippo’ ed era la stessa cosa, ma non lavoreranno né a titolo gratuito né a carico dei progetti degli ospedali (come dichiarato più volte dal Presidente)".
Questa la denuncia di Davide Natale, segretario PD Liguria, che prosegue: "A pagarli, 63mila euro l’anno moltiplicato per quattro (il numero dei commissari retribuiti) e ancora per tre (gli anni dell’incarico), per un totale di 756 mila euro in tre anni, sarà il Sistema sanitario regionale. Ancora una volta il centrodestra toglie soldi che negli anni precedenti erano destinati alle Asl e alla Sanità pubblica, per una manovra a favore di poltrone. Bucci in assenza di idee moltiplica i nomi, per distogliere l’attenzione dalla mancanza di progetti.
Possibile che nell’organico della Regione non ci fossero dei professionisti in grado di coordinare gli stakeholder, effettuare monitoraggio costante sullo stato di avanzamento dell’opera, coordinare le attività di esecuzione? Perché a questo sono chiamati a fare le nuove figure: un ruolo di controllo e coordinamento. Nulla a che vedere con quello che deve e fa un vero commissario che ha autonomia decisionale e possibilità di incidere sulle procedure. Faremo una segnalazione alla Corte dei conti per capire se quello dei commissari/non-commissari pagati dai cittadini sia l’ennesimo spreco di risorse pubbliche che potevano invece essere investite in servizi.
E anche se Bucci e Giampedrone continuano a negare, sono le stesse delibere citate e approvate da loro che dicono cose diverse. O c’è un fenomeno di sdoppiamento di personalità, o non sanno quello che approvano, o mentono sapendo di mentire, più probabile.
Gli enti parlano per gli atti che producono non per le battute che si fanno in libertà da parte di chi li rappresenta.
Nel frattempo si minimizza sul buco di bilancio che, finché non sarà resa pubblica la riduzione, rimane di oltre 250 milioni di euro, le liste d’attesa rimangono quelle di prima e investimenti nell’assunzione di personale nemmeno l’ombra".