"Dopo il grave accoltellamento avvenuto a Genova Rivarolo, sono partite diverse richieste per aumentare la sicurezza sui treni, in particolare con un maggior impiego degli operatori della Polizia Ferroviaria (Polfer) sui treni regionali.
In quell’occasione, anche come Segreteria provinciale del SIAP di Genova, avevamo chiaramente evidenziato che non esistono le risorse umane necessarie per garantire i servizi richiesti. La nostra proposta era chiara: la Regione avrebbe dovuto impegnarsi ad assumere personale di vigilanza privata, previa autorizzazione prefettizia, per integrare e supportare le forze di polizia" dichiara Roberto Traverso - Segretario Generale SIAP Genova.
"Ebbene, a distanza di un mese, invece di valutare questa proposta concreta, è stato annunciato un rafforzamento di 15 unità della vigilanza della Security delle Ferrovie dello Stato a Genova. Tuttavia, questa misura rappresenta poco più di un “pannicello caldo”, soprattutto perché non è realistico pensare che ci sarà un dispiegamento efficace di personale della Polfer sui treni regionali, come è stato propagandato".
"Siamo sorpresi che chi dirige il Compartimento della Polizia Ferroviaria della Liguria non abbia fatto emergere il reale stato delle cose, restituendo un quadro critico dovuto alla cronica carenza di personale e, quindi, all’insufficienza delle risorse per coprire efficacemente il territorio.
A tal proposito, è doveroso precisare che con gli ultimi arrivi di personale che si concluderanno il prossimo 8 gennaio il numero complessivo supera di poco le 15 unità (agenti in prova, personale trasferito o assegnato) ed è appena sufficiente a compensare le uscite del personale trasferito in altre sedi e personale pensionato.
Ciò significa che l’incremento reale sarà di un numero di unità che si potranno contare sulle dita di una mano.
In ogni caso, sarebbe irrealistico pensare che su tutti i treni regionali si possa garantire la presenza costante di pattuglie della Polfer".
"Ecco i dati che dimostrano l’impraticabilità di tali annunci:
- Secondo il sito ufficiale delle Ferrovie dello Stato, il traffico passeggeri che interessa le due principali stazioni di Genova supera i 300 treni giornalieri.
- Concentrandoci sui treni regionali, oggetto delle richieste di maggiore sicurezza che arrivano dai sindacati che rappresentano i ferrovieri, viaggiano quotidianamente due terzi di quelli complessivi (circa 200) nelle due direzioni lungo le quattro tratte principali (nord-est, nord-ovest, ovest, est).
- Con gli attuali organici, la Polizia di Stato riesce a garantire appena 3 o 4 scorte non sempre giornaliere e prevalentemente su fascia oraria antimeridiana e pomeridiana (raramente de sera e notte). Servizio svolto con pattuglie spesso composte da soli due operatori invece dei tre che garantirebbero servizi più sicuri per gli operatori e più efficaci per i passeggeri".
Soluzioni insufficienti e prospettive preoccupanti, insomma.
"Di fronte a questo scenario, ribadiamo con forza che non bisogna creare false aspettative sulla sicurezza, né per i lavoratori né per i passeggeri. La Regione Liguria, anziché investire in personale di vigilanza privata come richiesto dal SIAP e dai sindacati dei ferrovieri, ha scelto di adottare soluzioni evidentemente insufficienti.
L’aggressione sui treni è un problema serio e richiede progetti altrettanto seri, sostenuti da investimenti concreti. Continuare con annunci poco realistici significa sottovalutare la gravità del problema e lasciare cittadini e lavoratori esposti a rischi che non possono più essere ignorati.
L’unica soluzione realistica per dare una risposta non propagandistica sull’argomento è quella di mettere sul piatto risorse economiche concrete per garantire la presenza di personale di vigilanza privata sui treni. Purtroppo, sino ad oggi, la Regione Liguria non ha voluto ascoltare né il SIAP né i sindacati che rappresentano i ferrovieri, dimostrando una preoccupante mancanza di volontà nel voler affrontare il problema con proposte realmente efficaci".