Dopo otto incontri e oltre sei mesi di confronto la trattativa per il rinnovo del Ccnl si è interrotta a causa della forte contrarietà di Federmeccanica–Assistal rispetto alle richieste contenute nella piattaforma di Fim-Fiom-
Uilm. Federmeccanica-Assistal - fanno sapere dalla Segreteria Fiom Savona -
hanno replicato alle richieste sindacali con una contro piattaforma rigettando nei fatti le richieste sindacali.
SALARIO
-Respinta la richiesta di aumento di 280€ (Liv. C3).
- Nessun aumento certo nel contratto nazionale ma tutto legato all’andamento inflattivo. -Chiesto il peggioramento della clausola di salvaguardia posticipando di 6 mesi parte dell’aumento sui minimi
-Nessuna volontà di rendere efficaci gli aumenti contrattuali, per impedire l’assorbimento dei superminimi.
PREMI DI RISULTATO
-Per i lavoratori delle aziende senza contrattazione aziendale, viene proposta una soluzione di fatto impraticabile
e difficilmente raggiungibile.
ORARIO DI LAVORO
-Nessuna riduzione dell’orario di lavoro e nessuna volontà nel regolare lo smart-working. - Nessuna disponibilità a riconoscere permessi per conciliare tempi di vita e di cura dei figli e genitori.
-Chiesta la fruizione collettiva dei PAR individuali non utilizzati.
CONTRATTI PRECARI
-Nessuna disponibilità a regolare l’utilizzo dei contratti precari attraverso il Contratto nazionale.
APPALTI
-Nessuna garanzia per i lavoratori in caso di cambio appalto.
Per queste ragioni FIM, FIOM e UILM Savona hanno dichiarato lo sciopero provinciale dei metalmeccanici per l’intero turno lavorativo di Martedì 14 gennaio. Dalle ore 10 è previsto un presidio in Via Gramsci sotto la sede dell’Unione Industriali
Inoltre, a conclusione del percorso di assemblee svolte nelle fabbriche savonesi, il 10 gennaio è previsto un Attivo delle Delegate e dei Delegati Sindacali presso la Scuola Edile anche per discutere delle troppe vertenze e criticità aziendali ancora aperte sul territorio.
Solo per citarne alcune: vendita Piaggio, investimenti LaerH, ripartenza Trench e Semar, criticità Automotive Bitron e Continental, prospettive Alstom e Cabur. Da anni il nostro territorio vede ridursi la propria base produttiva, in particolare quella legata alla manifattura, e nell’attuale fase segnata da grandi trasformazioni stanno mancando da parte della politica e delle Istituzioni gli orientamenti e le scelte sui temi del lavoro e dell’industria.
Sono sempre più urgenti interventi di politica industriale, ne parleremo con rappresentanti delle Segreterie Regionali e Nazionali, interverranno all’iniziativa Claudio Gonzato della Fiom, Marco Giglio della Fim e Antonio Apa della Uilm.