News07 gennaio 2025 13:00

Rigassificatore: il no del consiglio regionale (basterà?)

Stamane Angelo Vaccarezza e Roberto Arboscello hanno presentato un documento a firma doppia sul rigassificatore: "Chiudiamo la porta a qualsiasi eventualità di posizionamento della nave nello specchio antistante le acque del golfo savonese"

Rigassificatore: il no del consiglio regionale (basterà?)

"Una giornata davvero importante, che chiude una pagina politica e ne apre una nuova, aperta alla collaborazione, all'attenzione verso il territorio" dichiarano i firmatari.

”La presa di posizione unanime da parte del consiglio regionale sullo stop al trasferimento del rigassificatore è un passo avanti molto importante, che rappresenta quel segnale che chiedevamo da tempo per dare seguito alle richieste di sindaci, comitati, parti sociali, associazioni datoriali e cittadini, che da sempre si sono espressi contro. Siamo soddisfatti di questo risultato arrivato dopo numerose giravolte, cambi di posizione tra pro e contro il trasferimento da parte della maggioranza: finalmente siamo giunti al traguardo e accogliamo questo risultato che è frutto dell’impegno di tutti coloro che non si sono mai arresi e a cui noi abbiamo dato voce in aula e nelle sedi istituzionali. Ora ci auguriamo che questo impegno diventi definitivo e che non ci siano possibili cambi o rivalutazioni dopo le interlocuzioni con il governo. La scelta infatti ora passa dal governo e da Bucci che deve convincere la presidente Meloni e il Ministro dell’Ambiente Fratin a porre il no sull’iter. 

Noi vigileremo e terremo alta l’attenzione finché non arriverà la decisione, che speriamo arrivi al più presto senza ulteriori lungaggini o cambi in corsa”, così il consigliere regionale del Partito Democratico Roberto Arboscello dopo la presentazione in aula del documento unitario con cui il consiglio regionale tutto si è impegnato a dire ‘no’ al trasferimento del rigassificatore a Savona-Vado.

 

"Oggi in consiglio regionale - dichiara il consigliere regionale della Lista Orlando presidente Gianni Pastorino - è stata presentata una mozione unitaria che ribadisce il no al rigassificatore a Vado, un risultato importante che sottolinea la volontà condivisa di tutelare il nostro territorio e le comunità che lo abitano. È significativo osservare come il centrodestra, dopo mesi di tentennamenti e dichiarazioni ambigue abbia cambiato idea. Da tempo abbiamo denunciato i rischi ambientali e sanitari di un'infrastruttura non sostenibile, oltre all’assoluta mancanza di trasparenza e coinvolgimento delle comunità locali. Oggi il centrodestra cerca di allinearsi alla realtà dei fatti, ma resta evidente un fatto storico: con la Giunta Toti consigliere e consiglieri, anche oggi presenti in aula, hanno sostenuto la bontà del progetto di trasferimento del rigassificatore in provincia di Savona. Continueremo a vigilare affinché questa presa di posizione si traduca in atti concreti e coerenti, perché la tutela del nostro territorio non può essere oggetto di compromessi o calcoli politici".

 

"Con questo documento - aggiunge Jan Casella, consigliere regionale Alleanza Verdi e Sinistra -  si dà finalmente ragione alla grande battaglia che sindaci, comitati, sindacati, categorie e cittadini di un intero territorio, hanno condotto senza distinzione di colore politico. Speriamo che questo documento ponga la parola fine a un'opera pericolosa dal punto di vista ambientale e che avrebbe avuto ricadute negative sul turismo"

 

“Ora ci aspettiamo - dichiara Stefano Giordano consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle - che il presidente della Regione mantenga la promessa fatta in campagna elettorale: il no al rigassificatore nello specchio acqueo di Savona/Vado Ligure deve essere definitivo. Auspichiamo che Bucci sia capace di ribadire questo “no” a livello nazionale e sappia far rispettare la volontà dei cittadini. Come M5S abbiamo contestato il trasferimento del Golar Tundra fin dalla prima ora rispondendo non alla convenienza politica del momento, ma alle precise istanze di un territorio, già pesantemente gravato in passato da numerose servitù. Siamo inoltre convinti che la Regione debba investire sulle rinnovabili anziché continuare a puntare sul fossile: il presidente saprà cogliere questa sfida?”

"Una decisione unanime, quasi "storica", perché non si vedono proprio tutti i giorni mozioni unitarie e sottoscritte da tutti i gruppi del Consiglio regionale della Liguria" osservano da Rifondazione Comunista Savona.

"Ad unire le forze politiche sotto un unico testo, che impegna la giunta a portare al governo la voce della contrarietà al trasferimento del rigassificatore di Piombino in quel di Savona-Vado Ligure, dopo tante lotte sul territorio, è l'oggettiva difficoltà che la destra ha provato dopo lo scandalo Toti e dopo il terremoto che ne è seguito nel poter affermare che quella presa dall'ex Presidente della Regione fosse cosa buona e giusta.

Il risultato conta. Soprattutto quando si aprono delle contraddizioni tali da divenire dirimenti per il risultato di un impegno veramente popolare che ha coinvolto decine di migliaia di savonesi e cittadini della provincia. Ma anche molti altri comuni oltre quelli più limitrofi alla zona di paventato insediamento della nave gasiera nello specchio d'acqua davanti alla rada di Vado.

Potrebbe essere - il condizionale rimane d'obbligo - la parola "FINE" ad una lotta che non ha conosciuto sosta nel tempo e che, pur potendo declinare sotto il rischio delle lungaggini burocratiche e di tempi ancora più prolissi della politica tanto regionale quanto nazionale, non si è fatta intimidire né dalle minacce apertis verbis né dalla portata dell'impegno.

Adesso la Giunta regionale e il suo Presidente devono mettere sul tavolo di Palazzo Chigi una decisione che, si può dire, non ha colore politico: che è assemblearmente unanime e che esprime l'effettivo disagio, la rabbia e la contrarietà senza se e senza ma di un intera comunità fatta di molte particolarità, ma decisamente unita nel fine che si è proposta e dal quale la separa solo l'ultima considerazione da parte dell'esecutivo.

Rifondazione Comunista è stata in questa lotta con tutta la convinzione che le deriva da decenni di lotte ambientaliste, per la difesa tanto del territorio quanto delle istanze del lavoro, contro ogni tipo di speculazione affaristica. Tanto più oggi in un tempo di economia di guerra in cui si barattano fin troppo facilmente ambiente, armi, occupazione e disagio sociale.

L'impegno nostro, unitamente a quello dei comitati che lo hanno con tenacia promosso, è di rimanere attentamente vigili, senza lasciarci troppo convincere che la partita sia chiusa. Non lo è ancora e, per questo, fino a che il pericolo non sarà scongiurato, l'organizzazione territoriale dell'opposizione al rigassificatore deve rimanere determinata e attiva come fino ad ora ha fatto con grande capacità di critica e di azione" concludono da Rifondazione.

Andrea Pasa (Cgil Savona) non perde la memoria per l'euforia: "Parte dei consiglieri regionali di maggioranza, soprattutto quelli confermati in provincia di Savona, dovrebbero chiedere scusa ai cittadini, alle tante associazioni, ai comitati e alla Cgil di Savona che da subito ha preso una posizione netta e si è battuta contro questo scellerato progetto, prendendo parte alle tante mobilitazioni, alle iniziative pubbliche, intervenendo mezzo stampa, radio, TV, ma soprattutto sempre a fianco delle migliaia di persone che in provincia di Savona hanno immediatamente rigettato questa scelta".

"Eppure fino a qualche mese fa parte della politica nazionale, regionale e locale, insieme a qualche associazione datoriale, ci apostrofava con qualsiasi aggettivo dispregiativo: terrapiattisti, nemici dello sviluppo, sottosviluppati e tanto altro. Oggi pare siano stati tutti folgorati sulla via di Damasco. Ora lavorate per rafforzare l’economia multivocazionale della nostra provincia con un occhio di riguardo all’occupazione che non può che essere di qualità e non come avviene oggi dove oltre il 90% dei nuovi assunti ha un contratto precario".

 

Qui il testo della mozione:

“𝐒𝐮𝐥𝐥’𝐞𝐬𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐫𝐢𝐞𝐭𝐚̀ 𝐢𝐧 𝐦𝐞𝐫𝐢𝐭𝐨 𝐚𝐥 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐥𝐥𝐨𝐜𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐧𝐚𝐯𝐞 𝐫𝐢𝐠𝐚𝐬𝐬𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞 𝐆𝐨𝐥𝐚𝐫 𝐓𝐮𝐧𝐝𝐫𝐚 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐬𝐩𝐞𝐜𝐜𝐡𝐢𝐨 𝐚𝐜𝐪𝐮𝐞𝐨 𝐚𝐧𝐭𝐢𝐬𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐕𝐚𝐝𝐨 𝐋𝐢𝐠𝐮𝐫𝐞”.

𝐈𝐋 𝐂𝐎𝐍𝐒𝐈𝐆𝐋𝐈𝐎 𝐑𝐄𝐆𝐈𝐎𝐍𝐀𝐋𝐄

𝐀𝐒𝐒𝐄𝐌𝐁𝐋𝐄𝐀 𝐋𝐄𝐆𝐈𝐒𝐋𝐀𝐓𝐈𝐕𝐀 𝐃𝐄𝐋𝐋𝐀 𝐋𝐈𝐆𝐔𝐑𝐈𝐀

𝐏𝐑𝐄𝐌𝐄𝐒𝐒𝐎 𝐂𝐇𝐄:

- 𝐈𝐧 𝐝𝐚𝐭𝐚 𝟐𝟓 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 𝟐𝟎𝟐𝟑 𝐢𝐥 𝐂𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐑𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐡𝐚 𝐚𝐩𝐩𝐫𝐨𝐯𝐚𝐭𝐨 𝐥’𝐎𝐫𝐝𝐢𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐆𝐢𝐨𝐫𝐧𝐨 𝟗𝟑𝟔, 𝐜𝐨𝐧 𝐢𝐥 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐥’𝐀𝐬𝐬𝐞𝐦𝐛𝐥𝐞𝐚 𝐥𝐞𝐠𝐢𝐬𝐥𝐚𝐭𝐢𝐯𝐚 𝐢𝐦𝐩𝐞𝐠𝐧𝐚𝐯𝐚 𝐢𝐥 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐞 𝐥𝐚 𝐆𝐢𝐮𝐧𝐭𝐚 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢 𝐚 𝐦𝐚𝐧𝐭𝐞𝐧𝐞𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐢𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐫𝐨𝐧𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐢𝐥 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨, 𝐥𝐞 𝐀𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐥𝐨𝐜𝐚𝐥𝐢 𝐞 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐞 𝐥𝐞 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐭𝐚̀ 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐞𝐬𝐬𝐚𝐭𝐞 𝐝𝐚𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐆𝐨𝐥𝐚𝐫 𝐓𝐮𝐧𝐝𝐫𝐚, 𝐚𝐥 𝐟𝐢𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐩𝐨𝐫𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐯𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐞𝐧𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐨 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢 𝐠𝐥𝐢 𝐞𝐥𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐧𝐞𝐜𝐞𝐬𝐬𝐚𝐫𝐢 𝐚 𝐠𝐚𝐫𝐚𝐧𝐳𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐢𝐜𝐮𝐫𝐞𝐳𝐳𝐚, 𝐝𝐞𝐥 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐚𝐦𝐛𝐢𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐚𝐥𝐯𝐚𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐞𝐜𝐨𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐚, 𝐝𝐢 𝐦𝐚𝐫𝐞 𝐞 𝐝𝐢 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐚;

- 𝐈𝐧 𝐝𝐚𝐭𝐚 𝟐𝟓 𝐠𝐢𝐮𝐠𝐧𝐨 𝟐𝟎𝟐𝟒 𝐢𝐥 𝐂𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐑𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐡𝐚 𝐚𝐩𝐩𝐫𝐨𝐯𝐚𝐭𝐨 𝐥’𝐎𝐫𝐝𝐢𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐆𝐢𝐨𝐫𝐧𝐨 𝟏𝟐𝟎𝟏, 𝐜𝐨𝐧 𝐢𝐥 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐥’𝐀𝐬𝐬𝐞𝐦𝐛𝐥𝐞𝐚 𝐥𝐞𝐠𝐢𝐬𝐥𝐚𝐭𝐢𝐯𝐚 𝐢𝐦𝐩𝐞𝐠𝐧𝐚𝐯𝐚 𝐢𝐥 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐞 𝐥𝐚 𝐆𝐢𝐮𝐧𝐭𝐚 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢 𝐚 𝐦𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐜𝐚𝐦𝐩𝐨 𝐥𝐞 𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐧𝐞𝐜𝐞𝐬𝐬𝐚𝐫𝐢𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐢𝐥 𝐆𝐨𝐯𝐞𝐫𝐧𝐨 𝐚𝐥 𝐟𝐢𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐢𝐧𝐝𝐢𝐯𝐢𝐝𝐮𝐚𝐫𝐞 𝐮𝐧 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐨 𝐂𝐨𝐦𝐦𝐢𝐬𝐬𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐨𝐭𝐞𝐬𝐬𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐢𝐝𝐞𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐞 𝐥𝐞 𝐜𝐫𝐢𝐭𝐢𝐜𝐢𝐭𝐚̀ 𝐞𝐯𝐢𝐝𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚𝐭𝐞 𝐧𝐞𝐥𝐥’𝐚𝐦𝐛𝐢𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐢𝐭𝐞𝐫 𝐝𝐞𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐆𝐨𝐥𝐚𝐫 𝐓𝐮𝐧𝐝𝐫𝐚;

- 𝐈𝐥 𝐬𝐨𝐩𝐫𝐚 𝐦𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐭𝐨 𝐎𝐫𝐝𝐢𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐆𝐢𝐨𝐫𝐧𝐨 𝐢𝐦𝐩𝐞𝐠𝐧𝐚𝐯𝐚 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐞𝐬𝐢̀ 𝐢𝐥 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐞 𝐥𝐚 𝐆𝐢𝐮𝐧𝐭𝐚 𝐚𝐝 𝐢𝐧𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐢 𝐒𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐢 𝐝𝐞𝐢 𝐝𝐨𝐝𝐢𝐜𝐢 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐞𝐬𝐬𝐚𝐭𝐢 𝐞 𝐥𝐚 𝐏𝐫𝐨𝐯𝐢𝐧𝐜𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐒𝐚𝐯𝐨𝐧𝐚.

𝐂𝐎𝐍𝐒𝐈𝐃𝐄𝐑𝐀𝐓𝐎 𝐂𝐇𝐄:

- 𝐈𝐧 𝐝𝐚𝐭𝐚 𝟏𝟐 𝐥𝐮𝐠𝐥𝐢𝐨 𝟐𝟎𝟐𝟒 𝐬𝐢 𝐞̀ 𝐬𝐯𝐨𝐥𝐭𝐨 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐞𝐝𝐞 𝐝𝐢 𝐑𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐋𝐢𝐠𝐮𝐫𝐢𝐚, 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐥𝐨 𝐒𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨 𝐀𝐮𝐝𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢𝐮𝐦 – 𝐒𝐚𝐥𝐚 𝐂𝐚𝐝𝐮𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐍𝐚𝐬𝐬𝐢𝐫𝐢𝐲𝐚, 𝐮𝐧 𝐢𝐧𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐚𝐯𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐚𝐝 𝐨𝐠𝐠𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐥𝐚 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐥𝐥𝐨𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐧𝐚𝐯𝐞 𝐫𝐢𝐠𝐚𝐬𝐬𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞 𝐆𝐨𝐥𝐚𝐫 𝐓𝐮𝐧𝐝𝐫𝐚, 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐚𝐥𝐥𝐨𝐫𝐚 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐚𝐝 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐢𝐦 𝐀𝐥𝐞𝐬𝐬𝐚𝐧𝐝𝐫𝐨 𝐏𝐢𝐚𝐧𝐚, 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞𝐜𝐢𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐏𝐫𝐨𝐯𝐢𝐧𝐜𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐒𝐚𝐯𝐨𝐧𝐚, 𝐝𝐞𝐢 𝐝𝐨𝐝𝐢𝐜𝐢 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢 𝐜𝐨𝐢𝐧𝐯𝐨𝐥𝐭𝐢 𝐧𝐞𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐜𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐥𝐥𝐨𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐂𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐞𝐫𝐢 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢 𝐞𝐥𝐞𝐭𝐭𝐢 𝐧𝐞𝐥 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐏𝐫𝐨𝐯𝐢𝐧𝐜𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐒𝐚𝐯𝐨𝐧𝐚;

𝐑𝐈𝐂𝐇𝐈𝐀𝐌𝐀𝐓𝐄:

- 𝐋𝐞 𝐝𝐢𝐜𝐡𝐢𝐚𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐯𝐨𝐥𝐭𝐞 𝐫𝐢𝐥𝐚𝐬𝐜𝐢𝐚𝐭𝐞 𝐧𝐞𝐢 𝐦𝐞𝐬𝐢 𝐬𝐜𝐨𝐫𝐬𝐢 𝐝𝐚𝐥𝐥’𝐚𝐥𝐥𝐨𝐫𝐚 𝐜𝐚𝐧𝐝𝐢𝐝𝐚𝐭𝐨 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐆𝐢𝐮𝐧𝐭𝐚 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐨 𝐁𝐮𝐜𝐜𝐢, 𝐢𝐧 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐝𝐚𝐭𝐚 𝟐𝟐 𝐨𝐭𝐭𝐨𝐛𝐫𝐞 𝐮.𝐬.

𝐅𝐢𝐧𝐜𝐡𝐞́ 𝐜𝐢 𝐬𝐚𝐫𝐞𝐦𝐨 𝐧𝐨𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐚𝐫𝐫𝐢𝐯𝐞𝐫𝐚̀ 𝐚𝐥𝐜𝐮𝐧 𝐫𝐢𝐠𝐚𝐬𝐬𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐋𝐢𝐠𝐮𝐫𝐢𝐚”.

𝐓𝐔𝐓𝐓𝐎 𝐂𝐈𝐎’ 𝐏𝐑𝐄𝐌𝐄𝐒𝐒𝐎

𝐈𝐌𝐏𝐄𝐆𝐍𝐀 𝐈𝐋 𝐏𝐑𝐄𝐒𝐈𝐃𝐄𝐍𝐓𝐄 𝐄 𝐋𝐀 𝐆𝐈𝐔𝐍𝐓𝐀

- 𝐀 𝐭𝐫𝐚𝐬𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐚𝐭𝐭𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐫𝐞𝐭𝐢 𝐞𝐝 𝐮𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢𝐚𝐥𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐑𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐋𝐢𝐠𝐮𝐫𝐢𝐚 𝐥𝐞 𝐝𝐢𝐜𝐡𝐢𝐚𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐫𝐢𝐥𝐚𝐬𝐜𝐢𝐚𝐭𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐚𝐦𝐩𝐚 𝐢𝐧 𝐦𝐞𝐫𝐢𝐭𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐥𝐥𝐨𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐫𝐢𝐠𝐚𝐬𝐬𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐅𝐒𝐑𝐔 𝐆𝐨𝐥𝐚𝐫 𝐓𝐮𝐧𝐝𝐫𝐚 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐬𝐩𝐞𝐜𝐜𝐡𝐢𝐨 𝐚𝐜𝐪𝐮𝐞𝐨 𝐚𝐧𝐭𝐢𝐬𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐒𝐚𝐯𝐨𝐧𝐚/𝐕𝐚𝐝𝐨 𝐋𝐢𝐠𝐮𝐫𝐞, 𝐞𝐬𝐩𝐫𝐢𝐦𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐬𝐞𝐝𝐢 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐨𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐮𝐧𝐞 𝐥𝐞 𝐯𝐚𝐥𝐮𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐬𝐮 𝐜𝐮𝐢 𝐭𝐫𝐨𝐯𝐚 𝐟𝐨𝐧𝐝𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐫𝐢𝐞𝐭𝐚̀, 𝐚𝐥 𝐟𝐢𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐛𝐥𝐨𝐜𝐜𝐚𝐫𝐞 𝐥’𝐢𝐭𝐞𝐫 𝐝𝐢 𝐭𝐫𝐚𝐬𝐟𝐞𝐫𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐮𝐝𝐝𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐢𝐦𝐩𝐢𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐢𝐧 𝐋𝐢𝐠𝐮𝐫𝐢𝐚.



red