È stata ripresentata la proposta di legge regionale sulla tutela e l’uso del suolo, un’iniziativa ambiziosa che mira a fermare il consumo e il degrado del territorio, promuovendo interventi di rigenerazione urbana in linea con i principi di sostenibilità e salvaguardia della funzionalità ecologica del suolo.
Gianni Pastorino, Consigliere Regionale e primo firmatario della proposta, ha sottolineato:
“Questa proposta di legge rappresenta una scelta politica forte, che parte da una visione chiara: il suolo è una risorsa fondamentale per il nostro ecosistema, per le comunità che lo abitano e per il futuro delle generazioni che verranno. Non possiamo più permetterci di consumarlo indiscriminatamente, né di lasciare che aree già compromesse vengano dimenticate. Con questa proposta vogliamo cambiare prospettiva: non si tratta solo di bloccare il consumo di suolo, ma di attivare strumenti concreti per rigenerare e restituire al territorio la sua funzionalità naturale. Facciamo appello a tutte le forze che vogliono contribuire: questa deve essere una responsabilità collettiva”.
Rossella d’Acqui, Presidente di Linea Condivisa, ha aggiunto:
“Il suolo rappresenta la base del nostro vivere quotidiano, della salute dei nostri ecosistemi e della capacità del territorio di rispondere alle emergenze climatiche. Non è un tema astratto: riguarda la qualità dell’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo, il cibo che coltiviamo. Questa legge introduce un cambio di paradigma: il suolo è una risorsa preziosa e limitata, fondamentale per la salute dell’ambiente e delle comunità. Non si può più consumare suolo senza prima pensare a come rigenerarlo e compensarlo, garantendone la funzionalità ecologica e la capacità di sostenere la vita. Invitiamo tutte e tutti a unirsi a questo percorso, perché la tutela del suolo è la tutela del nostro futuro”.
Già nel 2022, Linea Condivisa aveva presentato questa proposta di legge, elaborata grazie al lavoro del Gruppo Ambiente, (rappresentato da Giulia Allegrotti, Alberto Girani e Nadia Repetto) con l’obiettivo di porre la tutela del suolo al centro delle politiche regionali. Oggi, con una nuova legislatura, la proposta viene ripresentata con un appello a tutte le forze politiche: "Unitevi a noi per aggiornare questo testo e costruire un futuro sostenibile per la Liguria.”
La proposta, articolata in 15 punti, introduce strumenti innovativi per la tutela del territorio, tra cui:
- Il blocco immediato del consumo di suolo vergine.
- L’obbligo di interventi di rigenerazione urbana rispettosi dell’ambiente, con il mantenimento o incremento della permeabilità del suolo.
- La creazione di un Osservatorio regionale sul consumo del suolo, per monitorare le trasformazioni territoriali e supportare le amministrazioni locali.
- Una mappatura regionale per individuare le aree compromesse e pianificare interventi di recupero e compensazione.
La Liguria mantiene record negativi preoccupanti, come il consumo di suolo in aree protette (4,2%), zone fragili (4,9%) e vicino ai corsi d’acqua, spesso coperti artificialmente (23,5%). La proposta di legge mira a invertire questa tendenza, considerandola una priorità regionale per garantire la tutela del suolo come risorsa naturale e strategica per il futuro della Liguria.
Negli ultimi anni, il consumo di suolo in Liguria si è ridotto, ma più per la progressiva saturazione degli spazi disponibili che per una reale volontà politica di invertire la tendenza. Tuttavia, non si è ancora fatto abbastanza per migliorare e rigenerare ciò che già esiste. La nostra regione non può limitarsi a non consumare nuovo suolo: è necessario intervenire concretamente per recuperare le aree degradate e restituire valore e vitalità ai territori abbandonati.