"La doverosa premessa è che qualsiasi proposta è vincolata alla normativa vigente, la quale probabilmente sarebbe da rivedere" dichiarano dalla Segreteria del Partito Democratico di Savona
"Riteniamo - proseguono - che le leve da utilizzare siano fondamentalmente due:
1) Operare con sistemi di garanzia del canone e per questo ci attiveremo per impegnare il Comune a raggiungere accordi con le associazioni imprenditoriali per individuare sistemi di garanzia diretti da parte dei datori di lavoro verso i loro dipendenti, stessa cosa dovrebbe fare il Comune nei confronti dei cittadini deboli e con redditi bassi.
2) che il Comune di Savona possa divenire luogo di laboratorio con ipotesi di lavoro da proporre alle associazioni dei Proprietari e degli inquilini un tavolo fisso con consultazioni regolari, questo può essere effettuato rilanciando l'attività della Consulta Casa.
Tenuto conto del fatto che l'Amministrazione Comunale non svolge un ruolo decisionale sugli accordi territoriali, si rende però indispensabile che la Giunta possa diventare protagonista nello stimolare discussioni all’interno del tavolo tra le associazioni di categoria dei proprietari immobiliari e i sindacati inquilini.
E' assolutamente urgente attivarsi sul tema dei contratti brevi e sul contratti a canone concordato, in particolare per quanto riguarda il tema dei contratti a canone concordato va rivista la mappatura della città con una maggiore e più realistica definizione delle zone residenziali, le quali non vengono ridefinite dal 1999 ed in questi 25 anni Savona sicuramente è cambiata molto, inoltre vanno rivisti gli elementi differenziatori i quali determinano se un immobile ricade in fascia A) B) o C), che ad oggi non tengono conto di vari e decisivi fattori.
Vanno meglio precisati alcuni criteri che possono consentire la stipula di contratti di carattere transitorio.
Risulta fondamentale rivedere le tariffe di base delle zone e sub zone lasciando inalterati i criteri massimi ma riducendo in modo evidente i criteri minimi, in questo modo si allarga la forchetta e si possono fare contratti con locazioni più basse.
Bisogna rendere la riunione prevista per l’ottobre di ogni anno per definire l’aumento ISTAT obbligatoria ma nel contempo bisogna definire che l’eventuale aumento sia discrezionale.
Contratti a Studenti: in questo caso bisogna definire in modo preciso il sistema di calcolo che ad oggi è discrezionale.
Aumenti per Arredo : va definita in funzione alla tipologia di arredo la massima percentuale di incremento, ad oggi la norma prevede da un minimo di 0 ad un massimo del 30%; ora proviamo ad immaginare che un canone di 400 euro al mese potrebbe subire un aumento di 120 euro mese (1440 anno) se si applica il massimo, questi 1440 divengono in 5 anni 7.200 euro, ma nessuno entra nel merito del valore dei mobili lasciati in uso.
Mappatura da parte di Arte / Opere Sociali etc del patrimonio immobiliare e dello stato di conservazione nonché degli immobili sfitti, si vuole qui evidenziare l'ottima scelta della Giunta di estendere l'esenzione IMU per 18 mesi per Arte al fine di agevolare la ristrutturazione degli immobili.
Un fenomeno che richiede particolare attenzione, per i potenziali effetti negativi sul tessuto sociale dei nostri quartieri, è la trasformazione della destinazione d'uso di molti locali commerciali in abitazioni a livello strada.
Questo incide negativamente su due aspetti: si creano infatti abitazioni di scarsa qualità abitativa e si riducono le attività commerciali nei quartieri, in questo quadro la normativa voluta da Salvini sul tema delle abitazioni “ micro” preoccupa ulteriormente.
Ultima - ma non per importanza - proposta è quella di conferire al tavolo Casa del Comune o alla Consulta casa una maggiore valenza ponendo al centro non tanto il tema della tassazione ma della qualità dell’abitare, tema troppo spesso non analizzato e che invece il nostro Partito vuole assolutamente mettere al centro della discussione politica".