A partire dal 30 dicembre 2024 il Governo ha introdotto una modifica significativa per quanto riguarda le prescrizioni per visite mediche e le prestazioni sanitarie: la validità delle ricette per visite specialistiche ed esami diagnostici è stata ridotta da 12 mesi a 180 giorni dalla data di prescrizione.
“La situazione delle prescrizioni sanitarie in Liguria è diventata inaccettabile. La Regione, di fronte a una normativa nazionale che stabilisce la scadenza semestrale delle prescrizioni, è rimasta a guardare senza adottare le misure necessarie per tutelare i propri pazienti. Questo ha colpito in modo drammatico le categorie più fragili, tra cui i malati oncologici, alimentando un senso di insicurezza e sfiducia nelle istituzioni”, lo afferma Gianni Pastorino, Consigliere Regionale che oggi ha presentato in aula un’interrogazione sul tema.
Nel corso della seduta del Consiglio Regionale, Pastorino ha sottolineato come la mancanza di una calendarizzazione adeguata, anche per pazienti con patologie gravi, come quelli oncologici, abbia generato gravi disagi: “Non possiamo accettare che i pazienti siano costretti a ricominciare l’iter burocratico per ottenere una prescrizione scaduta a causa delle lunghe liste di attesa o di agende chiuse. È un sistema che penalizza proprio chi dovrebbe essere maggiormente protetto.
Stiamo parlando della parte più fragile della popolazione: anziani, persone con disabilità, malati cronici. Ogni ulteriore ostacolo burocratico non fa altro che aggravare la loro condizione e mettere a rischio la continuità terapeutica, che è un diritto fondamentale sancito dall’articolo 32 della Costituzione.
È sconcertante sentire l’assessore Nicolò dichiararsi 'meravigliato' rispetto alle difficoltà legate alla riduzione della validità delle prescrizioni a sei mesi. Regione Liguria ha avuto tutto il tempo per adottare misure preventive e organizzative, come hanno fatto altre regioni più virtuose, ma invece ha scelto di rimanere a guardare, lasciando le cittadine e i cittadini, e in particolare i più fragili come i malati oncologici, ad affrontare da soli il caos burocratico e l’insicurezza generata da questa situazione”.
Dopo il comunicato stampa dell'opposizione, la Regione tenta la pezza: “Il 17 gennaio Regione Liguria ha scritto una lettera al MEF chiedendo di cambiare la scadenza delle prescrizioni prima del 29 dicembre 2024 portandole da 180 giorni a 365 giorni. Preciso comunque che i percorsi di presa in carico dei pazienti sono sempre stati garantiti, perché ci sono protocolli interni come al Policlinico San Martino che prevedono il follow up a prescindere dalla ricetta”. Così l’assessore alla Sanità Massimo Nicolò in Consiglio regionale in merito alla scadenza delle ricette prescritte prima del 29 dicembre 2024.