Cose Belle22 gennaio 2025 15:00

Cinema, teatro, musica

La settimana alle Officine Solimano

Cinema, teatro, musica

Grazie alle sue tre associazioni - Nuovofilmstudio, Cattivi Maestri e Raindogs - questo hub creativo, punto di riferimento per l'arte e la cultura in città, organizza ogni anno eventi che spaziano dal cinema alla musica e al teatro, creando un punto d'incontro per residenti e turisti. 

TESSERAMENTO Gli eventi di cinema e musica garanticono sconti e agevolazioni agli associati, quelli di musica solo solo per soci Arci.

DOVE: Piazza Rebagliati, darsena di Savona (di fronte alla chiesa e all’area giochi bimbi del porto). Segnaliamo la presenza di 3 aree parcheggio: park priamar, park torre porto, park arsenale. La struttura è in regola con le norme che garantiscono l’accesso ai disabili.

Il programma:

 

cinema NUOVOFILMSTUDIO

ven 24 gen (21.00 vos)

sab 25 gen (18.00 - 21.00 italiano)

dom 26 gen (18.00 - 21.00 italiano)

lun 27 gen (15.15 - 18.00 italiano)

EMILIA PÉREZ

di Jacques Audiard

con Zoe Saldana, Karla Sofía Gascón, Selena Gomez

USA/Messico 2024, 130'

Premio della Giuria e Premio per la miglior interpretazione all'intero cast femminile a Cannes 2024

Rita è un'avvocata al servizio di un grande studio, più interessato a scagionare i criminali che a consegnarli alla giustizia. Un giorno riceve un'offerta del tutto inaspettata: aiutare un potente boss del cartello messicano della droga a ritirarsi dai suoi loschi affari e sparire per sempre. L’uomo ha in mente di attuare il progetto su cui lavora da anni: diventare la donna che ha sempre sognato di essere. Insoddisfatta del suo lavoro, Rita decide di accettare l’incarico, ignara del fatto che questa scelta cambierà per sempre la vita di molti.

"Emilia Pérez", vincitore del Premio della giuria e del Premio per la miglior interpretazione femminile al suo intero cast all'ultimo Festival di Cannes e candidato francese per la corsa agli Oscar 2025, è l'ultimo lavoro di Jacques Audiard ("Il profeta", "Un sapore di ruggine e ossa", "I fratelli Sisters"). Tutto cambia e tutto rinasce in questo film che va oltre i confini dei generi cinematografici e spazia dal musical al gangster movie, alla commedia d'amore, il tutto accompagnato dalla straordinaria colonna sono di Camille e Clément Ducol e dagli affollati scenari di Città del Messico.

«Sei anni fa ho letto il romanzo "Écoute" di Boris Razon. A metà del libro, arriva uno spacciatore transgender che vuole sottoporsi a un intervento chirurgico. Dato che nei capitoli successivi il personaggio non era molto sviluppato, ho deciso di iniziare la mia storia con lui. Ho buttato giù una prima bozza e mi sono reso conto che era più simile a un libretto d’opera che a una sceneggiatura cinematografica: era suddiviso in atti, c’erano poche scenografie, i personaggi erano archetipici. Nel libro l’avvocato era un uomo, un tipo stanco e disincantato, uno che non ha più niente da perdere. Io l’ho trasformato in una donna, anche lei avvocata ma giovane, ambiziosa, spregiudicata, cinica. Insomma, Rita è un personaggio con un enorme potenziale di sviluppo che, come Emilia, avrebbe potuto spaziare tra generi diversi: film noir, melodramma, commedia di maniera, musical, telenovela. Con i miei primi tre film ho imparato alcune cose specifiche. Da allora, utilizzo e applico tutto ciò che ho appreso ma continuo a scoprire cose nuove. Con l’esperienza riesci a gestire gli attori portandoli a un livello diverso, riesci a girare più facilmente il tipo di immagini che hai in mente, a esprimere meglio sul set cosa ti aspetti. E man mano che acquisto sicurezza, mi prendo più libertà. So dove sto andando, ma senza esagerare».

Trailer: https://youtu.be/AB1LrefRPWc

ven 24 gen (17.00 vos)

sab 25 gen (15.30 italiano)

dom 26 gen (15.30 italiano)

lun 27 gen (21.00 italiano)

L'UOMO NEL BOSCO

(Miséricorde)

di Alain Guiraudie

con Félix Kysyl, Catherine Frot, Jean-Baptiste Durand

Francia 2024, 102'

Movies Inspired

Jérémie torna nel piccolo comune di Saint-Martial per il funerale del panettiere, suo ex datore di lavoro, a cui era molto legato. Si ferma per qualche giorno a casa di Martine, la vedova del defunto, che gli è affezionata. L’affetto di Martine, la violenta gelosia del figlio Vincent, amico di gioventù di Jérémie, la tensione con il solitario Walter, l’attenzione del parroco del villaggio, Philippe, fanno emergere un passato misterioso che avrà conseguenze inaspettate...

Alain Guiraudie ("Lo sconosciuto del lago") presenta un noir imprevedibile e ironico, designato Film della Critica italiana SNCCI e incoronato film del 2024 dai "Cahiers du cinéma", la prestigiosa rivista di critica cinematografica francese. Un film ricco di stratificazioni che ha però la capacità di non respingere mai lo spettatore. Con Catherine Frot e Félix Kysyl.

«In questo film, ancora più che nei miei precedenti, mi sono dedicato a sviluppare il mistero. Ho cercato di far sì che lo spettatore si ponesse delle domande e si sentisse coinvolto nella storia. È il modo migliore per non annoiarsi, ma anche la maniera più efficace per rappresentare il desiderio, che per me resta il grande mistero della vita. Si capisce piuttosto in anticipo che il protagonista resta nel villaggio per un desiderio verso qualcuno. Anche se tutto cambia continuamente. Lui stesso diventa oggetto di desiderio. Inoltre, mi interessa molto il turbamento che può provocare un estraneo dalle intenzioni poco chiare. Mi piace che non si sappia chi è il “cattivo” e da quale parte sia giusto schierarsi. Immagino che oggi uno spettatore dei miei film si aspetti alcune cose da me, abbia una vaga idea della direzione che prenderò. Mi piace giocare con queste aspettative ma desidero anche sorprendere, sorprendermi e rinnovarmi. Anche il protagonista si fa strane idee e lo spettatore deve fare altrettanto, proprio come faccio io».

Trailer: https://youtu.be/y4HWbUQ1UwI

mar 28 gen (15.15 - 21.00)

mer 29 gen (18.00)

IL RAGAZZO DAI PANTALONI ROSA

di Margherita Ferri

con Samuele Carrino, Claudia Pandolfi, Andrea Arru

Italia 2024, 121'

Eagle Pictures

Il 20 novembre 2012, Andrea Spezzacatena, un ragazzo che aveva appena compiuto 15 anni, si è tolto la vita. Tutto comincia con un banale incidente domestico: a causa di un lavaggio sbagliato, i jeans rossi che Teresa, la madre di Andrea, aveva regalato al figlio si erano tinti di rosa. Andrea decide di indossarli ugualmente per andare a scuola, incurante dei bulli che da tempo lo avevano preso di mira con insulti omofobi, culminanti con l’apertura di una pagina Facebook creata ad hoc per deriderlo. Quello di Andrea è stato il primo caso in Italia di bullismo e cyberbullismo che ha portato al suicidio di un minorenne. Teresa Manes ha scoperto l’esistenza della pagina solo dopo la morte del figlio e in seguito al tragico evento ha dedicato la sua vita a spiegare ai ragazzi il pericoloso uso che a volte si fa delle parole, arrivando a scrivere un libro "Andrea. Oltre il pantalone rosa" e giungendo fino al Quirinale dove il Presidente Sergio Mattarella le ha conferito l’onorificenza di Cavaliere.

«Quando ho letto la sceneggiatura del film ho amato da subito i suoi personaggi, raccontati con autenticità priva di retorica. Ho trovato la storia molto coinvolgente e immaginato il film libero dagli stereotipi, proprio come i suoi protagonisti Andrea e Teresa. Madre e figlio sono mossi da un costante desiderio di libertà e di espressione di sé che non teme il giudizio degli altri. Purtroppo, il giudizio negativo arriva, rispettivamente dalla famiglia per Teresa e dal gruppo dei coetanei bulli per Andrea e per il ragazzo si tratta di un giudizio insopportabile. Ho affrontato il tema del bullismo nel mio film d’esordio, Zen, sul ghiaccio sottile. In preparazione alle riprese ho lavorato nelle scuole delle comunità montane dell’Appennino in cui è ambientata la storia, dove ho organizzato dei laboratori di sensibilizzazione contro il bullismo. I ragazzi delle scuole hanno poi recitato nel film in ruoli secondari. Questa esperienza mi ha aiutata a comprendere il potere delle storie di cambiare il mondo. Infatti, molti di quei ragazzi, come poi il pubblico internazionale che ha visto il film, hanno potuto comprendere per la prima volta il punto di vista di una persona che subisce bullismo ed empatizzare con la sua situazione. Credo che realizzare un film sulla storia di Andrea Spezzacatena porti in sé la preziosa possibilità di cambiare le vite di tanti giovani spettatori. Nonostante il tragico epilogo, questa storia risuona nell’esperienza universale di tutti noi che, a prescindere dall’orientamento sessuale, da adolescenti siamo stati alla disperata ricerca della nostra identità e del nostro posto nel mondo. Ho apprezzato moltissimo le complesse sfaccettature dei personaggi, sia adulti sia adolescenti, che non sono dogmaticamente divisi in “buoni e cattivi”, ma sono spinti da motivazioni umane anche nei loro gesti più abbietti come organizzare lo scherzo ad Andrea alla festa in maschera. Nella storia si legge chiaramente la paura di Christian di non sapere chi è. Quel personaggio ha la possibilità di far riflettere molti ragazzi sulle proprie emozioni e sulle conseguenze delle proprie azioni sui coetanei».

(Margherita Ferri)

Trailer: https://youtu.be/WnqtnpIAAx8

mar 28 gen (18.00)

mer 29 gen (15.00 - 21.00)

LIMONOV

(Limonov: The ballad of Eddie)

di Kirill Serebrennikov

con Ben Whishaw, Viktoria Miroshnichenko

Italia/Francia/Spagna 2024, 138'

Vision Distribution

Un militante rivoluzionario, un delinquente, uno scrittore underground, il maggiordomo di un miliardario a Manhattan. Ma anche un poeta, un amante delle belle donne, un guerrafondaio, un attivista politico e un romanziere che ha scritto della propria grandezza. La storia della vita di Eduard Limonov è un viaggio attraverso la Russia, l’America e l’Europa durante la seconda metà del XX secolo...

Ispirato al romanzo biografico di Emmanuel Carrère, "Limonov" ricostruisce le vicende del poeta e oppositore russo attraverso la storia di cinque suoi grandi amori in giro per il mondo. Una produzione italiana, tratta da un romanzo francese e diretta da un regista russo, Kirill Serebrennikov.

«Quando ero giovane, leggevo il suo quotidiano “Limonka” che era molto popolare, specialmente tra i giovani, per la sua natura alternativa e anticonformista. Per certi aspetti, la vita di Limonov si svolgeva davanti ai nostri occhi. Il suo coraggio, il suo modo di essere diverso da tutti gli altri, mi colpiva profondamente. Ma quando ho iniziato a interessarmi di più a lui e a seguire la sua evoluzione politica, la mia prospettiva è cambiata. Per un certo periodo mi è capitato spesso di incrociarlo in occasioni mondane. All’epoca scriveva per riviste patinate, non dando esattamente prova di coerenza con la sua retorica antiborghese! Non gli ho mai rivolto la parola, né allora né in seguito. Venne a vedere uno dei miei spettacoli, “Otmoroski” (“The scumbags”), tratto dal romanzo di Zakhar Prilepine, una pièce fortemente politica, inimmaginabile nella Russia di oggi. Ho deciso di avvicinarmi al progetto filmico immergendomi nel libro di Emmanuel Carrère che in modo molto preciso e ingegnoso mostra Limonov come un eroe lirico. Sono rimasto incantato dall’intelligenza del testo e ho subito desiderato scrivere io stesso la sceneggiatura. Bisogna subito sottolineare il fatto che non si tratta in alcun modo né di una biografia di Limonov né di un biopic. È un adattamento cinematografico del libro di Carrère. Seguo i pensieri e le intonazioni di Emmanuel, il suo approccio, il suo tentativo di dipanare il mistero che ammanta Eddie, il personaggio creato dal romanziere. Emmanuel Carrère e io ne abbiamo parlato a lungo e sono felice di essere riuscito a convincerlo a venire sul set perché volevo a tutti i costi che fosse nel film».

(Kirill Serebrennikov)

Trailer: https://youtu.be/TUFQ9RtM57M

gio 30 gen

h.18.00 - incontro e presentazione libro - ingresso libero

h.21.00 - proiezione - soci sostenitori 5€; soci ordinari 6€; non soci 7€

COLPEVOLE DI GIORNALISMO: LA VICENDA ASSANGE

Evento in collaborazione con Free Assange Italia e Savona Disarmo

Ospiti la giornalista Stefania Maurizi e il Magistrato Enrico Zucca

L’appuntamento sarà occasione per mettere in evidenza la recente assegnazione della cittadinanza onoraria a Julian Assange da parte del Comune di Savona

In questi tempi difficili, tra echi pandemici e il diffuso risuonare delle armi, tempi in cui l’informazione è sempre più declinata in bianco e nero e accedere alle notizie richiede tempo, impegno e dedizione, avvertiamo con forza l’esigenza di approfondire il rapporto tra giornalismo e libertà. La scelta è così ricaduta su una personalità altamente simbolica, Julian Assange, il programmatore e attivista australiano, cofondatore e caporedattore dell'organizzazione divulgativa WikiLeaks più volte proposto per il premio Nobel per la pace per la sua attività di informazione e trasparenza.

Questo suo impegno lo ha portato all’incarcerazione per avere sfruttato le risorse della rete e violato in maniera sistematica il segreto di Stato quando questo è stato usato non per proteggere la sicurezza e l’incolumità dei cittadini, ma per nascondere crimini, trame belliche e garantire l’impunità ai potenti.

La questione, dunque, si può riassumere nella domanda: è (ancora) possibile un’informazione autenticamente libera?

Affronteremo il tema insieme alla giornalista d’inchiesta Stefania Maurizi che ha lavorato fin dal 2009 con Julian Assange e con la sua organizzazione, WikiLeaks, al rilascio dei documenti segreti.

Figura coerente e coraggiosa, Maurizi ha intrapreso un'azione legale per difendere il diritto della stampa di accedere a tutti i documenti del caso Julian Assange e WikiLeaks, pubblicando nel 2021 “Il potere segreto”, un libro in cui ricostruisce l'intera vicenda.

La dott.ssa Maurizi sarà affiancata dal Magistrato Enrico Zucca, sostituto procuratore presso la procura della repubblica di Genova, già pubblico ministero del processo ai vertici della polizia italiana per i noti e tragici fatti accaduti alla scuola Diaz durante il G8 del 2001.

h.18.00 - Stefania Maurizi racconta la vicenda Assange introdotta e in dialogo con il Magistrato Enrico Zucca + presentazione del suo libro "Il potere segreto"

h.20.00 - piccolo rinfresco con gli ospiti con voi, tra noi

h.21.00 - proiezione del docufilm "Ithaka - A Fight To Free Julian Assange"

ITHAKA - A FIGHT TO FREE JULIAN ASSANGE

di Ben Lawrens

Australia/Regno Unito 2021, 106’

Un ritratto commovente e intimo della lotta di un padre per salvare suo figlio, Ithaka espone la brutale realtà della campagna per la liberazione di Julian Assange, prigioniero politico più famoso del mondo. Fondatore di WikiLeaks, Assange diventa emblema della libertà di giornalismo, della lotta alla corruzione dei governi e ai crimini di guerra impuniti.

.

teatro dei cattivi maestri 

Debutto: 

domenica 26 gennaio, ore 17

Repliche per le scuole: 

lunedì 27 gennaio, ore 10 

martedì 28, ore 14 

venerdì 31 gennaio, ore 10

Ingresso gratuito

OGNI COSA FIORISCE 

Di e con Francesca Giacardi e Maria Teresa Giachetta. 

Ispirato al libro “Friedl e i bambini di Terezin” di Federico Gregotti (Einaudi Ragazzi) e alle opere dell’artista Angelo Ruga.

Musiche de Il Trio Maldestro (Claudio Massola, Alessandro Delfino, Bruno Giordano). 

Costumi di Francesca Bombace. Registrazioni audio e tecnica di Nicola Calcagno.

Voce esterna maschile di Giorgio Scaramuzzino.

Prodotto da Cattivi Maestri Teatro e Associazione Culturale Angelo Ruga. 

Con il sostegno del Comune di Savona e della Fondazione De Mari. 

Una nuova produzione di Cattivi Maestri Teatro.

NELL’AMBITO DE IL MESE DELLA MEMORIA ORGANIZZATO DAL COMUNE DI SAVONA

In collaborazione con il Comune di Savona, la Fondazione de Mari e altre associazioni, nel mese di gennaio l’Associazione Culturale Angelo Ruga organizzerà eventi e mostre sul territorio savonese e albisolese incentrate sulle opere che il Maestro Angelo Ruga ha dedicato alle Bimbe di Terezin. 

OGNI COSA FIORISCE: CATTIVI MAESTRI PORTA IN SCENA 

LA FAVOLA DEI BAMBINI DI TEREZIN, dalle opere di ANGELO RUGA

Nell’ambito de IL MESE DELLA MEMORIA

Organizzato dal Comune di Savona

Il 26 gennaio nel teatro di Officine Solimano, a Savona, un’opera che parla ai più piccoli della memoria dell’Olocausto attraverso arte e musica, con delicatezza e speranza.

Savona_"Come si racconta l’indicibile ai bambini? Si racconta con una favola, perché anche nel buio più profondo può nascere un fiore." È con questa delicatezza che “Ogni cosa fiorisce” si avvicina ai piccoli spettatori, per parlare dell’Olocausto non come un peso insostenibile, ma come una storia che contiene speranza, bellezza e il coraggio di chi ha resistito. Lo spettacolo, in scena a Savona il 26 gennaio, al Teatro dei Cattivi Maestri - associazione culturale del Consorzio Officine Solimano - parte proprio dai bambini per raccontare la memoria dei bambini: le loro vite spezzate, il loro talento, i loro sogni mai cresciuti.

“Ogni cosa fiorisce” è molto più di uno spettacolo per l’infanzia: ispirato alla figura straordinaria di Friedl Dicker-Brandeis, artista e pedagoga, l’opera riporta in vita le sue lezioni di arte campo di concentramento di Theresienstadt, o “ghetto modello” di Terezin, come amavano chiamarlo i nazisti. Tra il ’41 e il ’44 vi furono internati oltre 140.000 ebrei, di cui 15.000 bambini, compresi neonati. Di questi, meno di 4000 tornarono a casa: nessuno aveva meno di 14 anni.  Con pennelli, colori e carta, Friedl regalava ai piccoli prigionieri una forma di libertà, uno spazio in cui esprimere paure e speranze. Lei e i suoi bambini furono deportati e uccisi, ma, prima di morire, lasciò nascosta un’eredità preziosa, quei disegni rimasti a testimonianza. Sul palco, questa memoria prende corpo attraverso il racconto di una donna sopravvissuta, cresciuta con il compito di ricordare, perché quei bambini non siano mai soltanto cenere.

 

Lo spettacolo, di e con Francesca Giacardi e Maria Teresa Giachetta, unisce il linguaggio delle arti visive, la musica dal vivo de Il Trio Maldestro e il potere evocativo della parola. Le opere dell’artista Angelo Ruga, ispirate ai bambini di Terezin, accompagnano il racconto come un monito. Negli anni Settanta, infatti, Ruga dedicò una serie di opere alle “Bimbe di Terezin”. Le sue sculture e dipinti rappresentano un girotondo di bambini dal futuro spezzato, un monito contro la brutalità dell’uomo e un invito a non dimenticare. Come disse lui stesso: “Dedico questi dipinti ai bimbi di Terezin… affinché la voce rimbalzi sulla crosta terrestre e ricordi agli uomini la loro stessa vigliaccheria.” Le opere dell’artista saranno al centro di mostre ed eventi organizzati a Savona e Albisola nel mese di gennaio, in collaborazione con il Comune di Savona e la Fondazione De Mari. Non si tratta di una storia per bambini, ma di una storia di bambini, che arriva al cuore dei piccoli spettatori senza edulcorare la verità, ma trovando un linguaggio adatto a farla sbocciare. Offre un importante spunto di riflessione anche per gli adulti, diventando un momento di educazione civica, uno strumento per trasmettere alle nuove generazioni il valore della memoria e la necessità di combattere ogni forma di intolleranza e ingiustizia. In un’epoca in cui il rischio di dimenticare è sempre più alto, attraverso il teatro Cattivi Maestri danno corpo e voce alle opere di Ruga e ci ricordano che la memoria è un giardino fragile, da coltivare ogni giorno con cura e consapevolezza.

 

 

RAINDOGS HOUSE musica

 

Venerdì 24 gennaio ore 22.00

THREE FOR THE ROAD

Apertura porte ore 21:00 – Inizio ore 22:00

ingresso 7e (under 25 ingresso 5e) con tessera arci

Domanda iscrizione – Biglietti On Line

 

https://m.youtube.com/watch?v=UxXhTErcjEs

 

Leo Saracino: batteria

Claudio Bellato: chitarre e voce

Cheikh Fall: kora e voce

 

Three for the road, nasce dall’incontro di tre personalità artistiche e culturali differenti.

Un viaggio sonoro dall’Africa al blues, passando attraverso il delta del Mississippi, il gospel ed il linguaggio dell’improvvisazione jazz

 

 

Sabato 25 gennaio ore 21.30

JOHNNY CASH IS A FRIEND OF US

con: Andy MacFarlane, Sfregio, The Johnny Clash Project, Marcello Milanese, Charlie Risso, En Roco, Ghost Notes, Stefano Dentone, Claudia Is On The Sofa, The Bustermoon, Vaffancash e ILM.

Apertura porte ore 20:30 – Inizio concerto ore 21:30

ingresso 10e con tessera arci

Domanda iscrizione – Posti Limitati – Biglietti On Line Consigliati

 

www.johnnycashisafriendofus.it/

 

Allé! Questa sera 12 band sul palco in occasione della presentazione del cofanetto/tributo, – Johnny Cash Is A Friend Of Us – costituito da un doppio cd con 31 brani interpretati da altrettanti artisti e 60 pagine di illustrazioni, in uscita a Dicembre 2024.

 

A cinque anni dall’ultima fatica: un personalissimo e riuscitissimo American Boy – Storia di un ribelle Americano, tributo a Tom Petty , oggi disponibile on line in streaming su Spotify e Bandcamp (con possibilità di acquistarlo in formato fisico e/o digitale), torna il team creativo Marco Calderone , Antonio Portieri e Aladin Hussain El Baraduni, per una nuova impresa musicale dedicata questa volta al Man in Black, Johnny Cash.

 

Si dice che abbia impersonificato lo spirito ribelle del rock’n’roll prima ancora che il genere stesso esistesse. Cash è stato un uomo trasgressivo e spirituale in conflitto con sé stesso, personificandosi spesso con i galeotti e i fuorilegge, impegnato in una frenetica ricerca di libertà attraverso la musica e capace di raccontare la realtà vista dalla parte degli ultimi con i «tre accordi e la verità» che rappresentano l’essenza del country.

 

Masterizzato interamente al RedLand studio di Carasco (GE) dalle precise e attente mani di Stefano Malvasio.

com

Le notizie de LA NUOVA SAVONA