Già molti anni orsono, lo storico d’arte Pietro Torriti così descriveva l’interno della chiesa: “Il lusso strabocchevole della parrocchiale finalese non ha paragoni in riviera. I marmi più preziosi si piegano duttili ad ogni capriccio come cera al calor della fiamma. Fastosi polittici rinascimentali… troneggiano in perfetta armonia sugli altari barocchi.”
Grazie alla collaborazione del parroco don Lorenzo Cortesi e al rapporto con la Diocesi di Savona-Noli istituito negli ultimi anni per la valorizzazione del patrimonio culturale finalese, sono state collocate presso il presbiterio e sugli altari laterali delle targhe, realizzate da Giovanni Murialdo per i testi e dalla designer Rossana Managlia per l’impostazione grafica, che descrivono le importanti opere di pittura e scultura conservate nella chiesa, costruita tra il 1634 e il 1659 durante la dominazione spagnola sul Finale, per essere definitivamente consacrata nel 1690.
La chiesa seicentesca gradualmente si arricchì di splendidi altari in marmi policromi e di sculture come l’originale pulpito col carro biblico sorretto dai simboli degli Evangelisti o la prestigiosa balaustra con angeli che sorreggono una tovaglia decorata a ricami, splendidi esempi delle fasi finali della scultura barocca genovese di fine Settecento.
Dall’altare maggiore della chiesa medievale proviene il grande polittico con San Biagio e santi realizzato intorno al 1510 dal fiorentino Raffaele de Rossi. Con la soppressione ottocentesca della chiesa domenicana di Santa Caterina in Finalborgo, la parrocchiale si arricchì di altri prestigiosi dipinti cinquecenteschi come il Martirio di Santa Caterina d’Alessandria di Oddone Pascale, le Nozze Mistiche di Santa Caterina della bottega di Lorenzo Fasolo e la Madonna delle rose del senese Vincenzo Tamagni.
Con questa operazione, condivisa con la “Fondazione A. De Mari” di Savona, i numerosi fedeli e visitatori che entrano nella chiesa e restano ammirati dalla sua grandiosità e bellezza potranno meglio cogliere l’importanza dell’eccezionale patrimonio artistico presente in essa, soprattutto dopo che il 3 febbraio prossimo, nella ricorrenza di San Biagio, la basilica diventerà formalmente una delle quattro chiese giubilari della Diocesi di Savona-Noli e sarà aperta anche ai molti pellegrini.
Don Lorenzo Cortesi
Parroco di San Biagio in Finalborgo
Maura Firpo
Assessore con delega alla cultura e al turismo del Comune di Finale Ligure
Giovanni Murialdo
Presidente sezione finalese Istituto Internazionale di Studi Liguri