“Sono passati oltre due mesi dalla nomina del nuovo assessore alla Sanità di Regione Liguria e in questo periodo nei nostri pronto soccorso è successo di tutto: il personale sanitario continua ad affrontare difficoltà consistenti e l’emergenza giornaliera persiste senza alcuna soluzione concreta da parte della Giunta Bucci”.
Lo dichiara il Consigliere Regionale Gianni Pastorino che aggiunge:
“Grazie a una richiesta dell’opposizione, di cui sono stato primo firmatario, abbiamo riunito tutti i direttori delle strutture d’emergenza e ascoltato le segnalazioni delle organizzazioni sindacali e del personale sanitario. Il quadro è chiaro: i problemi sono gravi, le condizioni di lavoro insostenibili, eppure chi governa continua a non dare alcuna risposta. A parte l’attivazione dei Flu Point, misura già attuata da qualche anno, non è stato adottato nessun altro provvedimento, come se la crisi dei pronto soccorso, dei pazienti, dei medici, degli infermieri, degli oss e del personale sanitario fosse diventata ormai irreversibile.
Per questo motivo, oggi ho depositato un’interrogazione sul rapporto tra strutture sanitarie e RSA. Da tempo, infatti, le RSA – pur essendo strutture dotate di operatori sanitari a tutti i livelli – scaricano sui pronto soccorso ogni difficoltà, anche in caso di patologie lievi o di semplici problematiche gestionali dei pazienti. Questo rappresenta un tema su cui è urgente intervenire, perché parliamo di strutture accreditate e convenzionate che nei casi di necessità e urgenza dovrebbero essere in grado di garantire la presa in carico senza ricorrere sempre e comunque ai pronto soccorso.
In alcuni casi sembra addirittura che i pazienti vengano portati in pronto soccorso per situazioni risolvibili con visite specialistiche, contribuendo così ad allungare ulteriormente i tempi di attesa e aggravare il sovraccarico delle strutture d’emergenza.
Chiediamo risposte immediate e soluzioni concrete: il sistema sanitario non può reggersi solo sul sacrificio degli operatori e sulla pazienza delle cittadine e dei cittadini stanno essi essi pazienti o caregiver”.