Partigiano "Alessio", primo redattore dell'edizione genovese dell'Unità subito dopo la Liberazione, parlamentare e dirigente del PCI, ultimo protagonista vivente della segreteria diretta Enrico Berlinguer, Tortorella si era opposto alla svolta del 1989 in base ad una analisi che prevedeva, prima di tutto, il pericolo di una dispersione di forze vive e di militanza attiva e giudicando come quell'iniziativa apparisse davvero "improvvisata" sul piano dei riferimenti teorici e più direttamente politici.
In virtù di queste profonde motivazioni assieme a Giuseppe Chiarante diede vita all'Associazione per il Rinnovamento della Sinistra perseguendo attraverso di essa un duplice obiettivo: quello di riflettere sulle forme di rinnovamento che necessariamente la costruzione di pensiero della sinistra italiana avrebbe dovuto perseguire e la tensione unitaria da portare avanti in un quadro di avanzamento culturale, politico, di riferimento sociale che via via sarebbe stato necessario perseguire.
Tortorella è stato primaria parte dirigente e protagonista dell'azione dell'ARS fino ai suoi ultimi giorni: chi ha avuto la fortuna di ascoltarlo nei suoi interventi o di leggerlo nei suoi editoriali pubblicati da "Critica Marxista" ne ha tratto sempre il beneficio di una analisi lucida e appassionata e di una spinta in avanti per comprendere meglio le condizioni dell'oggi.
Per noi che siamo stati interlocutori di questa sua fase "alta" di riflessione e di iniziativa politica non resta altro che proseguire in questo lavoro con grande impegno come sicuramente Aldo Tortorella avrebbe fortemente voluto.