Cose Belle07 febbraio 2025 13:18

Gli anelli di una catena

Da sabato 8 febbraio, con inaugurazione alle 17, il Circolo degli Artisti ospiterà a Pozzo Garitta le opere di Dino Faustini

Gli anelli di una catena


"Dino Faustini nasce il 24 Gennaio del 1949

a Pontoglio in provincia di Brescia

Nel 1976 si è trasferito a  Palazzolo sull’Oglio, dove scopri la vocazione per l'arte, e in particolare per la pittura a venticinque anni.

Dipinse e studiò storia dell'arte in modo continuo e da autodidatta, frequentò molte gallerie e artisti, avendo modo così di scambiare esperienze e opinioni, che lo portarono a compiere le scelte artistiche che hanno segnato la sua carriera pittorica.

In quasi quarant'anni d'arte, il percorso di Faustini ha toccato varie tecniche, che lo hanno portato ad esplorare stili e generi assai diversi tra loro, benché legati l'un l'altro come lo sono "gli anelli d'una catena".

È proprio questa "Continua Ricerca" che ha portato la sua espressività a diventare ciò

che ora leggiamo sulle sue opere, che si fanno emblema del voler andare oltre la formale realtà che l'uomo vede, andando a studiare e a razionalizzare l'emozione,

che si piega sui legni, si fonde nei pigmenti,

si infrange sulle linee di quello che la mente,

e la mano di Faustini riuscirono a creare."

 

“Sono sempre in ricerca. Questa frase svela segreto di un dedicarsi all’arte. E’ sinonimo di un’ inquietudine, dell’andare oltre. E’ il mettersi addosso qualcosa dal quale non ti separi. Così Dino Faustini mi accoglie nel bel mezzo di una grande passione : quella per la pittura. Nel tracciato dei segni di una produzione che dal figurativo approda alle astrazioni dell’arte cinetica, in più di trent’anni di sperimentazione pittorica. Mi accorgo che in questo viaggio, fatto anche di incroci. passaggi e ibridazioni nella cultura artistica otto-novecentesca (da Van Gogh, a Tosi, all’Informale), di essere non tanto con chi ti accompagna, ma al fianco di chi ti co-involge in un esperienza personale, forte, per la quale vale la pena emozionarsi ed abbandonarsi, sfondando la porta dell’arte e della creatività. Le sue numerose opere, che mi sono parse anche testimonianza di un tempera - mento mai pago del risultato raggiunto, scandiscono i periodi della sua evoluzione. L’interesse al figurativo, al segno, al paesaggio, alle macchie di colore, alle pennellate vibranti e pastose, che parlano di espressività , di stati d’animo, di dimensione narrativa. Mentre l’irruenza del gesto e del segno, lo spessore materico, la rottura con la tradi - zione della rappresentazione illusoria dello spazio, la distruzione della pittura, sono il “passaggio” attraverso il Suo Informale. Adesso, invece, astrazioni geometriche, vibrazioni ottiche, colori ben pesati, porta - no “in giro” lo sguardo dello spettatore fra sporgenze, rientranze e direzioni visive. Arte Cinetica come modalità di interagire con lo spettatore che vaga nella terza dimensione e nella decodificazione dello spazio. Arte Cinetica come metafora di movimento, di pulsazione interiore, che permea una originale esperienza artistica. E ancora Dino mi dice: “Mai soddisfatto di quello che faccio” Alla luce di quanto sopra è realistico pensare che il peso di un tormento interiore metabolizzato in risorsa , lo condurrà oltre. Come lui afferma a rappresentare l’aria: qualcosa che non c’è. Ci aiuta a capire il senso di tutto ciò,  quello che dice Klee sull’arte, che svela e che pertanto non riproduce il visibile ma l’invisibile.”

Gian Andrea Rossi

"Un’esplosione di vitalità si cela dietro quel gioco di forme in movimento, quell’arcobaleno di colori e quell’intreccio di legni che riacquista linfa. Ci sono tutte le emozioni della quotidianità, le esperienze di una vita a cavallo dell’Oglio e di un percorso artistico maturo, nelle opere di Dino Faustini. Un inno alla vita attraverso incastri materici, dove geometrie neoclassiche si coniugano con elementi astratti: denominatore comune è il big-bang cromatico che rende piacevolmente straordinario l’alternarsi dei colori naturali. Rinascono quei legni, sussurrano sentimenti agli animi, si contorcono per la curiosità degli occhi... in seno ad installazioni e composizioni che rilasciano emozioni e sorrisi. Il gusto del bello s’annida tra i cerchi ed i quadrati, fra i trapezi e le linee che tendono all’infinito, se non fosse per la cornice che ci riporta alla visione terrena. Alla quotidianità, alla maturità di un artista che vuole tornare alle origini per esaltare tutto il sapore di una vita costellata da sane passioni. Voglia di vivere attraverso legni «vivi», che sembrano ancora affondare le radici nel terreno e mostrare al vento le loro verdi chiome. Voglia di vivere attraverso i colori nitidi, che lasciano ben poco spazio alle interpretazioni ma che rimandano alla quotidianità: il verde delle acque dell’Oglio, il marrone della terra delle Basse, il blu del cielo che sovrasta la torre di San Fedele, il giallo di una città dal sapore medioevale, il rosso della vigna d’autunno, il nero della notte d’estate senza luna e stelle, il bianco della fanciullezza, dell’innocenza. Voglia di vivere attraverso il moto, in un gioco di ingranaggi e proiezioni che mostra, in un colpo solo, le due facce della stessa medaglia. Una sorta di specchio in cui i sentimenti dell’artista si riflettono senza difficoltà e si proiettano, veloci come la luce, sui cuori di chi osserva. Gioca sapientemente con la vita Dino Faustini, offrendo l’opportunità di guardare oltre, oltre la linea dell’immaginario, oltre la linea dell’arcobaleno dopo una tempesta di sentimenti."

Marco Bonari

L’arte “visivo-cinetica” di Dino Faustini

Quando si parla di un pittore, si cade sempre nell’errore di usare termini forzatamente culturali, perché si crede che più i vocaboli sono difficili a comprendere, più si fa dell’artista un essere lontano, intoccabile. Per Dino Faustini non è necessaria tutta questa messa in scena, perché egli è nato “Artista”; non lo è diventato né per grazia, né per merito, o volontà di alcuno. Autodidatta; sempre alla ricerca dell’espressione più vera, il desiderio del meglio, la continua evoluzione.

 

Ricordiamo che l'orario di apertura sarà tutti i giorni dalle 16 alle 19.

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