News15 febbraio 2025 12:14

Una regione fondata sulle armi

Droni militari e nucleare: una Liguria di frontiera (di Franco Astengo)

Una regione fondata sulle armi

Riportiamo di seguito la notizia:

 

«Con il presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, abbiamo guardato alle potenzialità che» in Liguria «si possa realizzare, a breve, un reattore nucleare di nuova generazione». Lo ha affermato il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso dopo un confronto con lo stesso Bucci, a margine di una visita allo stabilimento di Piaggio Aerospace a Villanova d’Albenga (Savona).

«Abbiamo discusso - ha proseguito - dello sviluppo del nucleare di terza generazione avanzata e di quarta generazione, cioè il nucleare di piccola dimensione, realizzato su base industriale, adattabile e componibile e trasportabile anche in un container, per quella che sarà, sicuramente in Italia e in Europa, la tecnologia più avanzata, pulita e sicura per darci energia a un costo più basso e continuativo. E soprattutto per garantire l’autonomia energetica» del nostro Pese e dell’Ue."

Una dichiarazione che lascia pesanti interrogativi, a parte quello che può essere definito un eccesso di ottimismo nella valutazione al riguardo della tecnologia nucleare di piccola dimensione:

1) Quale modello di sviluppo si prevede per la nostra regione ?

2) Come si concilia la velleità di crescita turistica - in particolare nel Ponente - con la presenza assieme di un reattore nucleare e di una fabbrica come la Piaggio di proprietà turca (con dirette interessenze del governo turco e di conseguenza delle sua esigenze geopolitiche, in particolare sullo scacchiere mediorientale) trasformata in una fabbrica d'armi (droni d'attacco e aerei senza pilota) con previsione di intrecci con Leonardo, sede strategica a Sestri Ponente ?

3) Quale prezzo di servitù territoriale dovrà pagare la Liguria al feticcio dell'approvvigionamento energetico considerato che rimane ancora in ballo non risolta la questione del rigassificatore da spostare da Piombino alla rada di Savona - , mentre si parla di raddoppiare la presenza di una struttura del genere in quel di La Spezia ?

Domande per una prospettiva incerta per una Liguria che presenta evidenti deficit sul piano infrastrutturale, con l'area centrale dopo la desertificazione industriale ha lasciato aree dismesse di grande importanza tutte da recuperare e che potrebbe rappresentare la base per un rinnovamento produttivo di modello diverso dal combinato disposto armi/nucleare, grandi opere da completare per quel che riguarda il porto di Genova e molte altre problematiche di complessa definizione - prima fra tutte quella occupazionale, sia dal punto di vista qualitativo sia quantitativo.

Insomma: ce n'è abbastanza per aprire un confronto di metodo e di merito sul futuro di questa martoriata regione, partendo dalle scelte da compiere per il Comune di Genova dove si voterà in primavera: elezioni in vista delle quali il centro-sinistra sta dimostrando grande incertezza non solo rispetto alla scelta delle candidatura ma proprio sul piano della definizione di un progetto che affronti per primo il tema di Genova - Città Regione al confronto con l'articolazione di proposta necessaria per l'intera Regione.

Franco Astengo