Da venerdì 21 a lunedì 24 in prima visione Il mio giardino persiano di Maryam Moghaddam e Behtash Sanaeeha, presentato in concorso alla Berlinale 2024, dove non fu accompagnato dai suoi due autori perché venne loro negato il passaporto dal governo iraniano. Mahin è una donna ironica e ottimista che affronta con spirito positivo la sua vita solitaria. Un pomeriggio, dopo un pranzo con le amiche, Mahin decide di rompere la sua routine solitaria e di riaprirsi all’amore. Un incontro inaspettato si trasformerà in una serata indimenticabile e il desiderio, almeno per una notte, avrà la meglio sulle regole della vita e sulle leggi del regime.
Martedì 25 e mercoledì 26 Freud - L'ultima analisi: adattamento dell'omonimo dramma di Mark St. Germain, il film diretto e scritto da Matt Brown vede un momento storico che riecheggia i conflitti attuali ed esplora come due rinomati intellettuali, Sigmund Freud e Oxford C.S. Lewis, interpretati magistralmente da Anthony Hopkins e Matthew Goode, trovino una connessione attraverso una differenza apparentemente incolmabile. In un giorno memorabile a Londra, il 3 settembre del 1939, due delle più grandi menti del Ventesimo Secolo si impegnano intimamente in una monumentale sessione sulla fede nel futuro dell’umanità e nell’esistenza di Dio.
Sempre martedì 25 e mercoledì 26 Leggere Lolita a Teheran: Eran Riklis (Il giardino di limoni, La sposa siriana, Il responsabile delle risorse umane) racconta la storia complessa, tesa ed emotiva di Azar Nafisi, traducendo in film l'omonimo best seller internazionale. Azar Nafisi, ex professoressa dell'Università di Teheran, si riunisce segretamente con sei delle sue studentesse più appassionate per leggere dei classici occidentali. Mentre fuori i fondamentalisti prendono il controllo, nel loro piccolo spazio protetto le donne tolgono il velo e parlano delle loro speranze più intime.
Giovedì 27 insieme all'Associazione Mondo Fluttuante il primo appuntamento con il nostro nuovo contenitore Immagini e Poesia dedicato alla Poesia e alle connessioni, dirette e/o indirette, che esistono tra l’arte Lirica e il Cinema. Graditissimo ospite di questo primo incontro è il sanremese Lamberto Garzia, poeta, instancabile operatore culturale ed eccellenza ligure a tutti gli effetti, con importanti pubblicazioni all’estero. Garzia sarà introdotto da Silvio Straneo, socio-amico storico dell’Associazione Filmstudio-Nuovofilmstudio, poeta egli stesso e importante agitatore culturale. A seguire il consueto scambio diretto con l’autore durante il piccolo buffet d’accompagnamento, e le immagini, i suoni, le musiche di A scanner darkly di Richard Linklater, amplificatore dell’opera poetica di Lamberto Garzia.