News20 febbraio 2025 17:51

Brain. Le praterie sommerse di Laigueglia

Il progetto opererà per ripristinare un’area della prateria di Posidonia oceanica presente di fronte al borgo

Brain. Le praterie sommerse di Laigueglia

Via ufficiale a Laigueglia per il progetto “BRAIN (Blue Restoration) - Le praterie sommerse di Laigueglia”, che fino al 2027 opererà nel borgo per riforestare una prateria di Posidonia oceanica, utilizzando una tecnica mai applicata in Liguria, monitorando gli sviluppi dell’azione subacquea e diffondendo nuova consapevolezza sul mare e la sua importanza per la vita umana tra cittadini e turisti. 

BRAIN (Blue Restoration) è un progetto realizzato da Reef Check Italia, con il  Comune di Laigueglia, l'Università Politecnica delle Marche - Dipartimento di Scienze della Vita e dell'Ambiente ed ERI (European Research Institute). Il progetto ha ricevuto il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito della seconda edizione del bando “Simbiosi: Insieme alla Natura per il futuro del Pianeta”, che ha lo scopo di sostenere progetti orientati alla protezione e valorizzazione del patrimonio naturale e della biodiversità, oltre che aumentare la consapevolezza pubblica e individuale sul ruolo che il degrado ambientale ha sulla salute delle persone.

La riforestazione della Posidonia oceanica

BRAIN opererà per ripristinare un’area della prateria di Posidonia oceanica presente di fronte al borgo di Laigueglia, con una tecnica poco diffusa, detta dei “gabbioni”. Saranno riforestati 200 metri quadri di prateria attraverso la posa di “gabbie” metalliche che contengono rocce calcaree di diverse dimensioni, tra le quali saranno posizionate talee di Posidonia oceanica. I “gabbioni” saranno parzialmente sovrapposti, a formare una struttura che faciliterà l’attecchimento delle talee, promuovendo la creazione di un ambiente favorevole ad altri organismi che vivono in stretta relazione con la Posidonia e ristabilendo quindi tutti i servizi ecosistemici che le sono associati. Oltre a ricoprire un ruolo fondamentale per la protezione e lo sviluppo di molte specie, le praterie di Posidonia hanno anche un’importante funzione per la stabilizzazione dei fondali e contro l’erosione costiera. 

Reef Check Italia opera per proteggere e recuperare le scogliere mediterranee, implementando la consapevolezza pubblica sul valore degli ecosistemi marini e costieri, specialmente quelli del mar Mediterraneo. Lo fa coinvolgendo da una parte subacquei, per ottenere dati scientifici sulla salute degli ecosistemi marini, e dall’altra i cittadini, lavorando sulla consapevolezza e conoscenza. 

«Il progetto si svilupperà nell’arco di due anni e mezzo, dal 2025 al 2027 - spiega Carlo Cerrano, professore di zoologia all'Università Politecnica delle Marche e presidente di Reef Check Italia -  Dopo il completamento della fase burocratica e autorizzativa, si partirà con la fase più delicata del progetto ovvero il trapianto di talee di posidonia su gabbioni realizzati con massi naturali. Questa metodologia è già stata sperimentata in altre zone dimostrandosi molto efficace e caratterizzata da un'elevata sopravvivenza.  . L’area sarà poi interessata da una serie di monitoraggi a verifica dell’effettivo stato della Posidonia. Sarà un’azione di citizen science che coinvolgerà volontari subacquei debitamente formati, chiamati a monitorare lo stato di conservazione e i progressi della prateria trapiantata con protocolli scientifici standardizzati. I risultati potranno inoltre essere condivisi su piattaforme internazionali, permettendo confronti con altre aree del Mediterraneo. Già il prossimo 22 febbraio, il progetto sarà argomento del convegno “Il restauro degli habitat marini tra subacquea scientifica e citizen science” presso l’EUDI (la più importante manifestazione espositiva europea interamente dedicata al mondo della subacquea) di Bologna». 

Lo stato di salute della prateria di Posidonia sarà definito in base a sopralluoghi utili anche a definire una mappatura aggiornata delle fanerogame marine attualmente presenti nell’area di Laigueglia. «La riforestazione avverrà a circa 12 metri di profondità e interesserà aree al margine inferiore dell’attuale prateria di Posidonia, in alcuni tratti in regressione sul territorio di Laigueglia – commenta Massimo Ponti, docente di ecologia all’Università di Bologna, vicepresidente di Reef Check Italia – l’idea alla base del progetto BRAIN ha molteplici scopi ecologici, come difendere il margine della prateria, dove si sta verificando la regressione e  cercare di arrestarla. La presenza delle strutture posate sul fondale scoraggerà e limiterà gli ancoraggi, mitigando i danni meccanici arrecati alla Posidonia. L’evoluzione naturale della riforestazione dovrebbe essere l’innesco di un processo di ricostituzione della prateria naturale. Piccoli interventi che, tutti insieme, favoriranno il processo di ricostruzione e la creazione di un ambiente idoneo per altri organismi, incrementando la biodiversità dell’area. Il posidonieto diventerà così un’area di riproduzione per tante altre specie». 

Divulgazione ed educazione ambientale

Nell’intento di implementare la consapevolezza di tutta la comunità sui temi ambientali, e progettare con cittadini, turisti e amministratori di Laigueglia ulteriori azioni di sensibilizzazione e restauro, BRAIN è anche un progetto di divulgazione ed educazione. Lezioni nelle scuole, incontri con i partner, eventi nelle piazze del borgo e uscite snorkeling alla scoperta dei fondali accompagneranno le attività legate alla riforestazione, dal trapianto ai monitoraggi, con l’intento di diffondere sempre più la Ocean Literacy e, così, la spinta alla conoscenza e tutela dell’ambiente marino. «La campagna di educazione si svolgerà in sinergia con il Comune di Laigueglia - racconta la biologa marina Monica Previati - lavoreremo con le scuole del borgo per parlare del progetto e dei principi che sanciscono l’importanza della tutela e della promozione del mare. Non solo: video accattivanti con immagini dei fondali di Laigueglia accompagneranno diversi eventi di divulgazione nelle piazze per coinvolgere, informare e sensibilizzare anche turisti e cittadini. La stessa area del trapianto, posta di fronte all’abitato e di facile accesso, diventerà un punto di attrazione per subacquei e snorkelisti». 

Già attivo sui temi ambientali, come dimostrano le campagne educative nelle scuole e i tanti progetti attivi, il Comune di Laigueglia è stato scelto anche per la presenza del M.U.D.S. (Marine Underwater Depuration System), il sistema di filtrazione biologica che agevola i processi autodepurativi dell’ambiente marino, migliorando l’efficacia dello smaltimento a mare dei reflui. La sua presenza garantirà la qualità dei parametri ambientali necessari al successo della riforestazione.

«Il progetto BRAIN, in cui crediamo fortemente, si inserisce nell’alveo dell'attenzione che questa amministrazione mantiene nei confronti della salvaguardia del nostro meraviglioso ambiente terrestre e marino - sono le parole di Giorgio Manfredi, sindaco di Laigueglia - Un'attenzione che deve tramutarsi in fatti concreti e non sterili enunciazioni: Laigueglia detiene sia la bandiera blu che quella verde, mentre a breve partirà il progetto del MUMA  (museo marino) nel ristrutturato Palazzo Guardone. Inoltre è in corso la ristrutturazione dei sentieri collinari. Un'attenzione generale, dunque, al nostro meraviglioso ambiente che non deve soccombere all'industria del turismo, ma vivere in simbiosi con esso. Non intendiamo sottrarci all’attenzione all'ambiente marino, trascurata per decenni in tutto il nostro paese e oggi di enorme attualità. Grazie a tutti i partner di progetto che si occuperanno della riforestazione e alla Fondazione Compagnia di San Paolo, intendiamo percorrere quello che riteniamo sia solo il primo passo per la cura che dobbiamo al nostro mare: per noi il mare è vita!». 

Il progetto “BRAIN (Blue Restoration) - Le praterie sommerse di Laigueglia” è anche sul sito e sulle pagine social di Reef Check Italia. 

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