News20 febbraio 2025 17:48

Femminismo, storia e arte fra Italia e Africa

Appuntamento il 26 febbraio con la storica Luisa Passerini

Femminismo, storia e arte fra Italia e Africa

Mercoledì 26 febbraio alle ore 17 nella sala della Società ligure di Storia Patria (Genova, Palazzo Ducale, ingresso da piazza De Ferrari) si terrà un incontro con Luisa Passerini, una delle maggiori storiche italiane, organizzato dall'Archivio dei Movimenti di Genova.

Alla discussione, introdotta da Paola De Ferrari, direttrice dell'Archivio dei Movimenti di Genova, partecipa, con Passerini, Virginia Gg Niri, storica del femminismo e della sessualità.

L'incontro prenderà spunto da due volumi recenti di Passerini, "Storie di donne e femministe" (nuova edizione aggiornata di un libro del 1991, Rosenberg & Sellier) e, appena uscito, "Artebiografia. Percorsi di artiste tra Italia e Africa" (Rosenberg & Sellier). Luisa Passerini, Emerita di Storia all’Istituto Universitario Europeo di Firenze, autrice di innumerevoli libri, nella sua ricerca ha utilizzato fonti orali, scritte e visuali per lo studio dei soggetti del cambiamento sociale e culturale, dai movimenti operai ai movimenti di liberazione africani, delle donne e degli studenti. Ha indagato il rapporto tra il concetto di identità europea e quello di amore romantico.

“Storie di donne e femministe” è stato un caposaldo degli studi femministi e ha ispirato e dato strumenti per la ricerca storica sul movimento delle donne, stimolando la creazione di un grande patrimonio di fonti documentarie e orali diffuso dagli anni Novanta in tutta Italia, attraverso reti di Centri di documentazione e archivi come la Rete Lilith.

Con "Artebiografia" Passerini riprende il formato del montaggio, già usato in alcuni libri precedenti.

Il testo è composto di più parti, scritte alcune in prima e altre in terza persona; inoltre comprende immagini che intervallano il discorso, costituendo un tutto unico tra registri diversi che si illuminano reciprocamente.

L’Esordio ricostruisce il percorso che ha portato l’autrice a considerare l’arte, come le opere di Bertina Lopes e Louise Bourgeois, come una vera e propria forma di conoscenza dal punto di vista della storia culturale.

Sia le artiste presenti nel libro sia l’autrice condividono in modi diversi l’appartenenza a culture italiane e contemporaneamente l’attenzione per aspetti delle civiltà africane:

Muna Mussie ha lavorato sulla memoria storica e personale legata all’Eritrea; Alessandra Ferrini sul colonialismo italiano in Africa; Binta Diaw sul corpo nero nel contesto occidentale. Intersecano il racconto la rievocazione delle vicende personali dell’autrice nell’Africa orientale, i suoi viaggi alla ricerca delle opere delle artiste studiate, e le sue considerazioni sui percorsi così compiuti

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