Sguardi freschi è un progetto creato e promosso da giovani per i giovani nella cornice del Nuovofilmstudio, con l’obiettivo di vivere la sala cinematografica come luogo di collettività e partecipazione.
Tramite un form online è possibile votare ogni mese uno tra i cinque film proposti. Film di generi diversi accomunati da un tema. Si potrà anche lanciare una proposta: un titolo, un tema per i mesi successivi, un personaggio che ti piacerebbe incontrare.
Lei (Her) di Spike Jonze è il film che ha vinto il sondaggio di questo mese.
ven 28 feb (21.00 - ingresso 5€)
Lei
(Her)
di Spike Jonze
con Joaquin Phoenix, Scarlett Johansson, Amy Adams
Usa 2013, 126'
Premio Oscar e Golden Globe 2014 per la migliore sceneggiatura non originale
Versione in inglese con sottotitoli in italiano
Los Angeles. Theodore, un ragazzo solitario dal cuore spezzato che si guadagna da vivere scrivendo lettere personali per gli altri, acquista un software progettato per soddisfare tutte le esigenze dell'utente. Il nome della voce del sistema operativo è Samantha, che si dimostra sensibile, profonda e divertente...
Spike Jonze (Essere John Malkovich, Nel paese delle creature selvagge) immagina un futuro non troppo lontano in cui l'essere umano vive in simbiosi con i sistemi informatici. Lei aggira infatti la dicotomia classica della fantascienza, ovvero la lotta che l'umanità compie per sopravvivere al dominio imposto dalle macchine. Per Jonze non è importante cosa la tecnologia rischi di farci ma chi siamo noi mentre guardiamo nel suo specchio. Finora Joaquin Phoenix aveva mostrato il suo talento recitando figure estreme, Jonze gli cuce addosso un personaggio completamente diverso, dolce, mite e confuso. Theodore tenta maldestramente di curare il suo cuore infranto scomparendo nell'universo virtuale da cui è circondato. Per lui Samantha (la voce è di Scarlett Johansson) è la donna perfetta, amica, confidente e amante al tempo stesso. Jonze è abile nel creare un amalgama in cui si fondono le relazioni sentimentali presenti e passate, gli amici, il lavoro e il rapporto ossessivo con la tecnologia. La sua sensibilità lo guida nella costruzione di una trama in cui, passo dopo passo, si assiste alla complessità dell'animo umano. Her riesce a essere al tempo stesso leggero e profondo, emozionante e malinconico, il tutto grazie a un tocco registico sorprendente, che cattura lo spettatore fin dalla prima immagine.