News11 marzo 2025 19:11

Traumfabrik

L'associazione culturale nata a Celle Ligure nel 2018 ispirandosi alla Fabbrica dei Sogni sta per compiere sette anni: obiettivi raggiunti e progetti futuri

Traumfabrik

Abbiamo posto qualche domanda al presidente e fondatore di Traumfabrik, Aps Arci, Alex Raso.

Dopo questi sette anni di attività, Traumfabrik è oggi una realtà di riferimento nel panorama culturale ligure e italiano. Quali sono gli obiettivi raggiunti?

"Intanto esistere attivamente. In un mondo che cambia alla velocità della luce, Traumfabrik resiste. E non solo resiste, ma si sente "propositiva e utile". Traumfabrik è nata dall’urgenza di condividere passione, bellezza e strumenti per decifrare la realtà, evitando pregiudizi ideologici, luoghi comuni e semplificazioni. In Traumfabrik siamo stati e continuiamo a essere contemporaneamente curatori e comunicatori, allestitori e trasportatori, ma anche ricercatori di relazioni e di talenti. Credo che l’obiettivo più importante sia stato quello di aver mantenuto un equilibro stabile tra i bisogni della comunità di riferimento e i valori dell’arte e degli artisti. Abbiamo creato una comunità di appassionati portando Traumfabrik a essere riconosciuta come una realtà di produzione culturale capace di valorizzare il territorio e il rapporto con il pubblico".

"Dall’altro lato la professionalità e l’empatia verso gli artisti ci ha permesso di lavorare con autori storici e affermati quali Bruno Munari, Aldo Mondino, Paolo Minoli, Gianfranco Pardi, Carlo Nangeroni, Attilio Antibo, Corrado Bonomi, Marcello Morandini, Sandro De Alexandris, Giovanni Campus, Paolo Iacchetti, Silvia Levenson, Enrico Lombardo, Marco Grimaldi, Lorenzo Taini, Tetsuro Shimizu, Ivan De Menis, Anna Matola, Marcello Campora, Bart Herreman, Riccardo Guasco, Annalisa Pisoni Cimelli, Johnny Hermann, Riccardo Guasco, marina Marcolin, Olga Shevolya, Enrico Rambaldi, Valentina Billetta, Nicola Oliveri, Marco Del Comune, Fulvio Rosso, Umberto Stagnaro. Con la medesima apertura e determinazione sosteniamo la ricerca e il lavoro di creativi giovani ed emergenti. Abbiamo realizzato oltre quaranta progetti e contare sul rispetto della comunità artistica nazionale e di altre istituzioni fuori porta che sovente ci invitano a collaborare è qualcosa di grande valore".

"Abbiamo proposto pittura, scultura, fotografia, design, installazioni site specific, laboratori di grafica e disegno, serate musicali, con l’auspicio di avvicinare soprattutto coloro che ancora guardano con un misto di sospetto e ironia all’arte contemporanea. Siamo consapevoli che l’arte è una dimensione a sé, che esiste solo in virtù di definizioni e convenzioni più o meno riconosciute, di operazioni di valorizzazione e contraffazione, di processi di inclusione ed esclusione. Ma è anche uno specchio estremamente sensibile del nostro modo di essere e della natura del mondo in cui viviamo.

Da qui lo stimolo a dare un nostro umile contributo se non al comprendere, almeno all’avvicinare lo spettatore al senso dell’arte".

Come descriveresti l’associazione?

"TraumFabrik è uno spazio multidisciplinare, un incubatore, una sorta di collector’s house, aperta in forma di associazione culturale senza fini di lucro nel centro storico di Celle Ligure da un gruppo di cultori dell’arte desiderosi di proporre un nuovo stimolo al turismo culturale del piccolo centro rivierasco.

La denominazione è un evidente riferimento alla “Fabbrica dei sogni” di bolognese germinazione, fondata nel 1977, che per alcuni anni era diventata una specie di snodo geografico della fantasia, della creatività, della riscossa della marginalità… Era il periodo di tante utopie diverse tra loro che davano vita a un nuovo “strato sociale”: un progetto rivoluzionario fatto di creatività e nuovi linguaggi, dell’immaginazione al potere, della creatività dispiegata in tutte le sue forme, degli indiani metropolitani, delle fanzine politiche, del DAMS e di tante altre cose…. Sono cambiati i tempi e i modi, il contesto socioeconomico, i canali di comunicazione ma resta il desiderio di operare costruttivamente in uno studio, un laboratorio di produzione e uno spazio espositivo che si intrecciano e alternano reciprocamente per affermarsi come think tank per designer, artisti visivi, illustratori, grafici, fotografi, poeti e musicisti. Traumfabrik è stata concepita come una Wunderkammer contemporanea, in cui le varie discipline espressive si alternano e convivono, raccontando lo spirito cosmopolita e la passione per il bello che accomuna tutte le persone che fanno parte del team dell’associazione".

Perché a Celle Ligure e qual’è la risposta del paese?

"Abbiamo deciso di investire su una presenza culturale a Celle Ligure per due motivi, piuttosto pragmatici: mancava una realtà di questo tipo in un paese dell’area savonese che fosse libero dalle eredità e ingerenze culturali storico filologiche delle vicine Albisole.

Inoltre, io vivo a Celle Ligure, il che ci garantisce come doppio esito la possibilità agile di conduzione dello spazio e una efficace relazione con il tessuto territoriale.

Vanno tenuti presenti alcuni aspetti. Celle Ligure è un piccolo paese di provincia che, per la sua vocazione turistica, assume una dimensione significativa soprattutto nella stagione balneare. Tuttavia, le presenze sono qualificate e costanti e il pubblico non è solo di cellesi e cellaschi – come vengono storicamente definiti indigeni e cittadini acquisiti - ma tante le presenze genovesi, lombarde e piemontesi, in aumento gli ospiti stranieri.

Avvicinare il pubblico all’arte contemporanea è certamente impresa ardua ovunque e, da sempre, il varcare la soglia di uno spazio espositivo incute una certa soggezione. Inoltre, il disimpegno e la diseducazione di massa a cui siamo sottoposti, certo non forniscono gli strumenti per bene comprendere l’espressione artistica. Tuttavia, mutuando quanto sosteneva Glenn Gould in campo musicale, l’arte banalizzata è pur sempre preferibile all’assenza di arte. Il nostro impegno è proprio quello di coinvolgere e trasmettere allo spettatore ignaro di arte una grammatica minima e distinguere arte autentica da improvvisazione e contraffazione, emancipandoci il più possibile dalla eccessiva proposta di sedicente arte che vediamo imperare intorno. 

Per chiudere, restiamo una piccola associazione improntata alla passione e alla buona volontà degli associati, viviamo di auto finanziamento e non è difficile comprendere quali siano gli sforzi per mantenere ben saldo il timone e la barra a dritta. Per questo, momenti di confronto e divulgazione come questi, sono per TraumFabrik molto preziosi e vi ringraziamo per questa opportunità".

Quali sono i programmi futuri?

"Per un’associazione come la nostra purtroppo il futuro non può avere orizzonti lunghi, diversamente si entra nel campo dei desideri. Quest’anno abbiamo lavorato molto per preparare un calendario di appuntamenti degno della missione che ci siamo dati. Sul fronte espositivo, abbiamo in chiusura una mostra personale di Umberto Stagnaro, cui seguiranno esposizioni monografiche di Lorenzo Taini, Emanuela Genesio, Mirco Baricchi, Marcello Campora, Paolo Minoli, Marco Grimaldi, Paolo Iacchetti, Valentina Billetta, tanto per citare alcuni impegni già fissati. Continueranno i laboratori, gli workshop e la collaborazione con la scuola che ci ha riservato incontri di grande soddisfazione e ci fa sperare che, con una corretta educazione, i nostri ragazzi possano acquisire quell’autonomia intellettuale indispensabile per districarsi in un mondo sempre più articolato.

In aprile ospiteremo Max Manfredi per uno dei suoi seguitissimi concerti musicali.

Abbiamo anche iniziato una serie di incontri e di talk moderati da Riccardo Zelatore con alcuni ospiti autorevoli, Maurizio Sentieri tra i primi, per affrontare temi di divulgazione e intrattenimento che sappiano coniugare arte e sociale, arte e comportamento, arte e filosofia, arte e storia, arte e cibo, insomma arte sempre.

Stiamo anche prendendo in considerazione la chiamata di alcune attente e autorevoli amministrazioni e fondazioni che sulla base dei risultati ottenuti, hanno avanzato proposte per affidare all’associazione la gestione di progetti extra moenia".

red