Niente da fare per Savona: come alcuni effettivamente pronosticavano, è Pordenone la capitale italiana della cultura per il 2027.
Nonostante la delusione, rimane l'appuntamento di questa sera alle 19 in piazza Sisto, dal titolo profetico "Comunque vada sarà una festa".
Dichiara il sindaco di Savona Marco Russo “Congratulazioni a Pordenone che avrà l’onore di rappresentare il Paese come Capitale della cultura nel 2027. A loro diamo fin d’ora la nostra disponibilità per qualsiasi forma di collaborazione potranno ritenere utile. Noi siamo comunque molto felici del lavoro fatto che ci ha portato anche ad ambire alla vittoria, cosa che all’inizio del percorso sembrava impossibile. Di questo voglio ringraziare Paolo Verri e tutto l’ufficio di candidatura, tutti i sindaci, le istituzioni, i partner, le associazioni e tutti i cittadini che ci hanno accompagnato. Voglio anche ringraziare il Presidente Bucci per il suo grande supporto. Se guardiamo indietro, a due anni fa, quando siamo partiti, ci rendiamo conto dell’incredibile cammino che Savona ha compiuto: progressivamente ha compreso l’importanza del progetto, ci ha creduto, ha presentato moltissime proposte, si è sentita partecipe e alla fine orgogliosa. Recuperare l’orgoglio è un passaggio fondamentale, premessa essenziale per raggiungere i più grandi traguardi. Ma anche coltivare una nuova ambizione è importantissimo, perché significa capire che possiamo osare e sappiamo misurarci con i grandi temi contemporanei. Il messaggio deve essere che “a Savona si può”, che possiamo innovare e sappiamo porci sfide importanti. Quindi ora ripartiamo, abbiamo un dossier fortissimo che indica la “Rotta” e che rappresenta, finalmente, un progetto comune di tutto il territorio e che si proietta in tutto il Nord Ovest. Avere un progetto comune è una vera rivoluzione per noi che da sempre lamentiamo una dispersione delle energie. Come abbiamo sempre detto, noi vogliamo comunque realizzare i progetti che abbiamo indicato per completare la transizione per una nuova identità territoriale. Oggi sappiamo che è possibile, perché non solo abbiamo il progetto ma abbiamo anche le capacità, l’entusiasmo e quel senso di comunità e di orgoglio che sono ingredienti indispensabili.
Aggiunge il direttore di candidatura Paolo Verri “Savona ha dimostrato che si può fare un dossier che tenga insieme un’intera macroregione non soltanto in maniera formale ma in maniera sostanziale. Quel che abbiamo progettato si realizzerà – come ha detto il Sindaco – in ogni caso. Da parte mia il lavoro comincia adesso: è la parte più bella. Molto spesso le città che non hanno vinto hanno saputo realizzare i progetti ancora meglio di quelle designate, come emerge nella letteratura. Sono convinto che questo sarà il caso di Savona”.