News14 marzo 2025 07:52

Ma della sicurezza chi se ne frega

Lunedì in aeroporto la manifestazione contro il taglio degli organici dei vigili del fuoco

Ma della sicurezza chi se ne frega

"La dirigenza del Corpo Nazionale vuole risparmiare sul costo del  lavoro riducendo i vigili del fuoco in diversi aeroporti d’Italia. 

Questa è la dimostrazione della considerazione che essa ha dei  lavoratori" denunciano dall'Unione Sindacale di Base. 

"Questa decisione compromette la sicurezza dei lavoratori e della  popolazione.  

Lunedì 17 marzo verrà inaugurata la nuova ala dell’aeroporto di  Genova con celebrazione alle ore 11,00. 

Riteniamo che non vi sia occasione migliore per dimostrare tutta  la nostra opposizione a questo piano scellerato". 

"Abbiamo formalmente invitato tutte le altre organizzazioni  sindacali a unirsi a questa iniziativa di lotta". 

 

Presidio sindacale 

Lunedì 17 marzo dalle 10,00 

USB Vigili del fuoco Genova

USB VV.F – Unione Sindacale di Base Vigili del Fuoco 

 

 

 

All’attenzione del Sottosegretario di Stato all’Interno 

Dott. Emanuele Prisco 

Egregio Signor Sottosegretario Prisco, 

in riferimento al Decreto Ministeriale sulla revisione delle Categorie ICAO degli  aeroporti italiani, riteniamo doveroso portare alla Sua attenzione quelle che  riteniamo essere le gravi criticità di questo provvedimento, che, se non  adeguatamente affrontate, potrebbero compromettere sia la sicurezza operativa che  l'efficienza del servizio di soccorso, con gravi ricadute anche sull’aeroporto di Genova. 

Premettiamo che il provvedimento in questione è stato adottato senza alcun  confronto preventivo con le organizzazioni sindacali, quindi con la base operativa che  queste rappresentano; si è trattato di una decisione unilaterale, calata dall'alto. Una  scelta che riflette la presunzione di chi crede di poter prendere decisioni strategiche  senza tenere in considerazione coloro i quali si trovano effettivamente a operare in  contesti di estrema gravità e pericolo. 

Ciò premesso, il punto centrale della questione è che la classificazione ICAO  riguarda esclusivamente la quantità di estinguente necessario, non riguarda il numero  di vigili del fuoco né quello dei mezzi da impiegare per l’erogazione della stabilita  quantità estinguente. 

Questa distinzione è fondamentale poiché la “safety” non si limita alla sola  quantità di estinguente disponibile. In realtà, essa dipende anche da una serie di altri  fattori, tra cui l’adeguata disponibilità di mezzi e di operatori.

 

Erogare la stessa quantità di estinguente con 3 mezzi invece che con 2  garantisce un livello di sicurezza significativamente superiore. Ad esempio, in un  aeroporto come quello di Genova, esposto a forti venti, la presenza di tre mezzi  consente una maggiore adattabilità e, di conseguenza, un impiego più efficiente  dell’estinguente disponibile. 

Inoltre, in caso di avaria di uno dei mezzi – per un guasto tecnico o un problema  a bordo – ci si ritroverebbe a operare con un solo mezzo, con tutte le conseguenze  che ciò comporta. 

Il secondo aspetto fondamentale che integra la "safety", su cui non interviene  la classificazione ICAO, riguarda il numero di operatori. 

È evidente che, durante le operazioni di assistenza a terra per l’evacuazione dei  passeggeri, un maggior numero di vigili del fuoco comporta un livello di sicurezza  decisamente superiore. 

Un ulteriore elemento critico riguarda gli interventi in aerostazione: con la  riduzione degli organici a soli 10 operatori, i vigili del fuoco del distaccamento  aeroportuale non potranno intervenire e l’utenza dovrà attendere l'arrivo di una  squadra proveniente da un altro distaccamento, con potenziali conseguenze  devastanti per la sicurezza. 

L’aeroporto di Genova si trova di fronte a un paradosso significativo: lunedì 17  marzo verrà inaugurata la nuova ala dell’aerostazione, che ne amplierà la capacità,  con l’obiettivo di incrementare il traffico aereo. Questo investimento sembra indicare  una volontà di crescita e sviluppo, ma al contempo, proprio quando si prevede un  aumento dei flussi di passeggeri, si sta decidendo di ridurre i livelli di sicurezza. 

La decisione di abbassare i livelli di safety solleva quindi interrogativi non solo  sulla gestione operativa dell’aeroporto, ma anche sulle priorità delle politiche  infrastrutturali.

In considerazione di quanto esposto, chiediamo con urgenza un incontro con  Lei per poter esporre in maniera più dettagliata le nostre perplessità riguardo al  Decreto Ministeriale in oggetto, con particolare attenzione alla questione della  classificazione ICAO dell’aeroporto di Genova e alla salvaguardia del personale  operativo. 

Confidiamo nella Sua sensibilità verso queste problematiche e restiamo in attesa di un Suo cortese riscontro. 

Distinti saluti 

USB VVF Genova

 

com