"La dirigenza del Corpo Nazionale vuole risparmiare sul costo del lavoro riducendo i vigili del fuoco in diversi aeroporti d’Italia.
Questa è la dimostrazione della considerazione che essa ha dei lavoratori" denunciano dall'Unione Sindacale di Base.
"Questa decisione compromette la sicurezza dei lavoratori e della popolazione.
Lunedì 17 marzo verrà inaugurata la nuova ala dell’aeroporto di Genova con celebrazione alle ore 11,00.
Riteniamo che non vi sia occasione migliore per dimostrare tutta la nostra opposizione a questo piano scellerato".
"Abbiamo formalmente invitato tutte le altre organizzazioni sindacali a unirsi a questa iniziativa di lotta".
Presidio sindacale
Lunedì 17 marzo dalle 10,00
USB Vigili del fuoco Genova
USB VV.F – Unione Sindacale di Base Vigili del Fuoco
All’attenzione del Sottosegretario di Stato all’Interno
Dott. Emanuele Prisco
Egregio Signor Sottosegretario Prisco,
in riferimento al Decreto Ministeriale sulla revisione delle Categorie ICAO degli aeroporti italiani, riteniamo doveroso portare alla Sua attenzione quelle che riteniamo essere le gravi criticità di questo provvedimento, che, se non adeguatamente affrontate, potrebbero compromettere sia la sicurezza operativa che l'efficienza del servizio di soccorso, con gravi ricadute anche sull’aeroporto di Genova.
Premettiamo che il provvedimento in questione è stato adottato senza alcun confronto preventivo con le organizzazioni sindacali, quindi con la base operativa che queste rappresentano; si è trattato di una decisione unilaterale, calata dall'alto. Una scelta che riflette la presunzione di chi crede di poter prendere decisioni strategiche senza tenere in considerazione coloro i quali si trovano effettivamente a operare in contesti di estrema gravità e pericolo.
Ciò premesso, il punto centrale della questione è che la classificazione ICAO riguarda esclusivamente la quantità di estinguente necessario, non riguarda il numero di vigili del fuoco né quello dei mezzi da impiegare per l’erogazione della stabilita quantità estinguente.
Questa distinzione è fondamentale poiché la “safety” non si limita alla sola quantità di estinguente disponibile. In realtà, essa dipende anche da una serie di altri fattori, tra cui l’adeguata disponibilità di mezzi e di operatori.
Erogare la stessa quantità di estinguente con 3 mezzi invece che con 2 garantisce un livello di sicurezza significativamente superiore. Ad esempio, in un aeroporto come quello di Genova, esposto a forti venti, la presenza di tre mezzi consente una maggiore adattabilità e, di conseguenza, un impiego più efficiente dell’estinguente disponibile.
Inoltre, in caso di avaria di uno dei mezzi – per un guasto tecnico o un problema a bordo – ci si ritroverebbe a operare con un solo mezzo, con tutte le conseguenze che ciò comporta.
Il secondo aspetto fondamentale che integra la "safety", su cui non interviene la classificazione ICAO, riguarda il numero di operatori.
È evidente che, durante le operazioni di assistenza a terra per l’evacuazione dei passeggeri, un maggior numero di vigili del fuoco comporta un livello di sicurezza decisamente superiore.
Un ulteriore elemento critico riguarda gli interventi in aerostazione: con la riduzione degli organici a soli 10 operatori, i vigili del fuoco del distaccamento aeroportuale non potranno intervenire e l’utenza dovrà attendere l'arrivo di una squadra proveniente da un altro distaccamento, con potenziali conseguenze devastanti per la sicurezza.
L’aeroporto di Genova si trova di fronte a un paradosso significativo: lunedì 17 marzo verrà inaugurata la nuova ala dell’aerostazione, che ne amplierà la capacità, con l’obiettivo di incrementare il traffico aereo. Questo investimento sembra indicare una volontà di crescita e sviluppo, ma al contempo, proprio quando si prevede un aumento dei flussi di passeggeri, si sta decidendo di ridurre i livelli di sicurezza.
La decisione di abbassare i livelli di safety solleva quindi interrogativi non solo sulla gestione operativa dell’aeroporto, ma anche sulle priorità delle politiche infrastrutturali.
In considerazione di quanto esposto, chiediamo con urgenza un incontro con Lei per poter esporre in maniera più dettagliata le nostre perplessità riguardo al Decreto Ministeriale in oggetto, con particolare attenzione alla questione della classificazione ICAO dell’aeroporto di Genova e alla salvaguardia del personale operativo.
Confidiamo nella Sua sensibilità verso queste problematiche e restiamo in attesa di un Suo cortese riscontro.
Distinti saluti
USB VVF Genova