Considerato l'interesse pubblico della comunicazione, trattandosi di fatto divenuto di pubblico dominio sul quale occorre dare informazioni oggettive, chiare ed univoche - dicono dall'ufficio del Procuratore della Repubblica Ubaldo Pelosi - si rappresenta quanto segue.
In data 15 marzo 2025 gli ufficiali e agenti di p.g. della Squadra Mobile di Savona e Bari hanno dato esecuzione all'ordinanza di applicazione di misure cautelari personali emessa dal G.I.P., su richiesta della Procura della Repubblica di Savona, il 14 marzo 2025.
Dopo aver svolto l'interrogatorio il G.I.P. ha ritenuto la sussistenza di gravi indizi dei reati contestati agli indagati, a vario titolo, di corruzione, turbativa d'asta e falso, nonché il ricorrere a loro carico delle esigenze cautelari del pericolo di reiterazione del reato.
In esecuzione dell'ordinanza pertanto Giuseppe RIZZI, amministratore di fatto della Green s.r.l., e Claudio SARDO, capo-cantoniere presso la Provincia di Savona, sono stati collocati agli arresti domiciliari, presso la rispettiva abitazione, in relazione ai reati di corruzione e turbativa d'asta, con il divieto di avere contatti visivi, telefonici, telematici con persone diverse dai familiari conviventi, nonché con l'applicazione del "braccialetto elettronico".
Ad Andrea TESSITORE, funzionario tecnico presso la Provincia di Savona - R.U.P. della "gara degli sfalci 2024" - è stata applicata la misura interdittiva della sospensione dal pubblico ufficio svolto per la durata di un anno, in relazione ai reati di corruzione, turbativa d'asta e falso ideologico in atto pubblico.
Il procedimento penale, ancora nella fase delle indagini preliminari e per il quale il giudice ha emesso il provvedimento, concerne la gara europea mediante procedura aperta per l'affidamento del servizio di sfalcio erba per l' anno 2024 (Appalto 2160 - importo complessivo € 319.232,31), nell'ambito della quale risulta turbata l'assegnazione di due dei dodici lotti.
In particolare, Green s.r.l. avrebbe ottenuto illecitamente l'affidamento di due lotti, in violazione del Disciplinare di Gara: il lotto 3 in via diretta, il lotto 2 tramite formale aggiudicazione ad un'impresa prestanome, DeGrecis Cos. e MA. Verde s.r.l.
In relazione a quest'ultimo viene contestato al R.U.P. anche il reato di falso ideologico, per aver attestato la regolare esecuzione dei lavori, da parte della ditta "DeGrecis", in realtà mai giunta a Savona.
La turbativa del procedimento sarebbe stata agevolata da una duplice erogazione di denaro, in favore del R.U.P. e del capo-cantoniere, da parte dell'imprenditore pugliese.
I provvedimenti descritti sono stati emessi sulla base degli atti di indagine raccolti allo stato degli atti e non implicano l'accertamento della definitiva responsabilità degli indagati, stante la presunzione di innocenza delle persone sottoposte ad indagini preliminari nonché la possibilità per le medesime di far valere, in ogni fase del procedimento, i diritti e le garanzie di legge.