News27 marzo 2025 13:02

Il candidato dell'orto europeo

Nel libro di Bruno Marengo la memoria diventa ottimismo per il futuro, mentre il valore del vissuto e del ricordato raggiungono la cifra del sogno possibile (di Franco Astengo)

Il candidato dell'orto europeo

Posti in piedi nella sala rossa del Comune di Savona nel pomeriggio di mercoledì 26 marzo: presentazione dell'ultima fatica letteraria di Bruno Marengo "Il candidato dell'orto europeo" (editore Deferrari).

Un successo di pubblico e una discussione appassionata sul tema della memoria e del futuro che l'autore ha proposto illustrando il sogno del protagonista ("l'ottuagenario" di Ippolito Nievo) chiamato a misurarsi con una candidatura che poi sfumerà al Parlamento Europeo.

"Il candidato" si trova così ad uscire dal suo orto, dai gatti e dalla lumache per affrontare una lunga intervista che dovrebbe rappresentare la base del programma elettorale della lista "Per la Pace e la Costituzione".

Così "Il Candidato" ripercorre un lunghissimo tratto di vita dall'infanzia nell'immediato dopoguerra, a una giovinezza un po' fuori le righe nell'incanto della Riviera, all'approccio con la politica militante, alla necessità di schierarsi fino all'impegno diretto ricoprendo una svariata realtà di incarichi pubblici ai diversi livelli delle istituzioni locali: Regione, Provincia e Comuni.

Questo percorso all'indietro nel tempo è occasione di recuperare un imponente dato di memoria: citazioni, eventi, storie di viaggi dall'Asia Centrale ai Caraibi, relazioni intrecciate ai diversi livelli, sempre nel segno della ricerca politica e della solidarietà umana.

Il testo oscilla così tra sogno, fiaba e ricordo ponendo un tema che merita davvero un approfondimento: la memoria come ottimismo per il futuro.

Così si ripercorre il valore del vissuto e del ricordato: un valore che tante volte si pensa di avere smarrito perchè tanti nostri riferimenti sembrano diventati inusuali ormai sconosciuti ai più e non sappiamo come riprenderli.

Nel suo lavoro Marengo prova a mostrare la via di questo ritorno di valori impostando il quadro dei suoi ricordi a una sorta di scetticismo illuminato che alla fine genera quell'ottimismo della ragione su cui vale la pena ancora di riflettere.

Una riflessione che è chiamata a compiere soprattutto quella generazione che ha vissuto molto l'ieri, sta attraversando l'oggi e ostinatamente intende ancora lasciare un messaggio per il domani.

Nel corso della presentazione non si può dimenticare il forte contributo fornito dagli interventi di Franca Ferrando, Franco Zunino e Marcello Zinola.

Franco Astengo