Nessuno peggio dell’Italia: rispetto al 2008 perso l’8,7% del potere d’acquisto (e in Germania è salito del 15%). I rinnovi dei contratti nazionali di lavoro devono aumentare e tutelare davvero il potere d'acquisto, cosa che il Governo non vuole fare e anche Confindustria sta andando in questa direzione.
“Pieno sostegno allo sciopero nazionale unitario proclamato da Fim, Fiom, Uilm per il 28 marzo prossimo. Una mobilitazione indetta per rinnovare il contratto collettivo nazionale e rilanciare l’occupazione e l’industria dopo la decisione inaccettabile di Federmeccanica di non riaprire la trattativa con i sindacati”.
La Cgil lo denuncia da tempo, anche mettendo in campo una forte mobilitazione con scioperi e manifestazioni in tutto il Paese e trasversalmente in ogni comparto e settore, ora lo certificano anche i dati nel Rapporto dell’Oil (Organizzazione internazionale del lavoro).
L’Italia è il Paese del G20 dove i salari hanno subito la più forte perdita di potere d’acquisto dal 2008 a oggi: -8,7%. In Francia, nello stesso periodo, c’è stato un aumento di circa il 5%, in Germania di quasi il 15%.
Negli ultimi due anni la produttività è cresciuta più dei salari e quindi, in teoria, ci sarebbe uno spazio per far salire le retribuzioni, ma la realtà, almeno in Italia, è ben diversa.
Per questo è necessario aprire una vera e proprio vertenza sui salari, a partire dallo sciopero dei metalmeccanici di venerdì 28 marzo, a Savona si terrà in Via Gramsci – sotto la sede dell’Unione Industriali a partire dalle ore 10.00.
Il tema dei salari per la CGIL è centrale e non da oggi, sia nel lavoro privato che in quello pubblico,dove il 'datore di lavoro' è il Governo.
In particolare sul salario minimo l’impegno della Cgil va avanti da tempo questo significa ragionare su una soglia economica di dignità che non è certo illegale e che va armonizzata con i contratti collettivi nazionali che devono restare centrali a tutela dei diritti di lavoratrici e lavoratori, a partire dagli appalti pubblici.
La politica nazionale da troppo tempo non dà risposte, ma anche quella locale è immobile eppure gli amministratori locali, i Sindaci potrebbero fare molto di più deliberando - almeno nelle attività relative agli appalti pubblici - un salario minimo dignitoso, migliorando di molto l’attuale condizione di migliaia di lavoratrici e lavoratori .
La questione salariale è fondamentale ci sono centinaia di giovani che lasciano la Provincia di Savona alla ricerca di condizioni di lavoro accettabili. Il problema è non fare andare via i nostri giovani.
E le donne? Subiscono una doppia penalizzazione sul mercato del lavoro: percepiscono salari più bassi e lavorano un numero di ore inferiore, con stipendi da fame e pensioni che saranno poverissime.
Il governo pretende di rinnovare i contratti pubblici – Sanità , Enti Locali e Funzioni Centrali – proponendo un aumento del 6 % contro una inflazione che supera il 15% ,praticando di fatto l’abbassamento dei salari, stanziando un terzo dell’inflazione del periodo ,per questo non abbiamo sottoscritto quei contratti e rivendichiamo la riapertura di un reale confronto.
Ci batteremo affinché i contratti vengano rinnovati per garantire giusti salari, diritti e tutele, a partire dallo sciopero nazionale del metalmeccanici di venerdì prossimo, 28 marzo.
Le otto ore di sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici saranno dunque fondamentali per la riapertura della trattativa e ottenere un aumento salariale, capace di recuperare il potere d’acquisto, ottenere una riduzione degli orari, maggiore sicurezza sul lavoro, anche negli appalti, e contrastare la precarietà.
News27 marzo 2025 15:27
Meno di 833 euro al mese (lordi)
La denuncia della Cgil savonese: "Emergenza stipendi in Italia e ancor di più in provincia di Savona, dove il lavoro continua ad essere precario, insicuro e povero; nel Savonese circa 15 mila lavoratrici e lavoratori con contratti in regola percepiscono meno di 10 mila euro lordi all’anno di stipendio. Una vergogna di cui anche la politica locale si dovrebbe fare carico"
Le notizie de LA NUOVA SAVONA
domenica 30 marzo
sabato 29 marzo
venerdì 28 marzo