“Le scelte artistiche sono atte a valorizzare il territorio e a dare spazio alle nuove generazioni.” – afferma Maximilian Nisi – “Un’esigenza che ho espresso lo scorso anno nella mia dichiarazione di intenti. Ringrazio il Comune di Borgio Verezzi per averla condivisa e raccolta.” Nel 2025 si rinnova, dopo due anni di sospensione, anche il gemellaggio con il Festival Internazionale di Musica da Camera di Cervo. “Sono felice che quest’anno riprenda la collaborazione con una delle realtà culturali più importanti della Liguria, riconosciuta a livello nazionale e internazionale. - continua Nisi - “La musica è un linguaggio universale e, dal momento che il nostro festival non è multidisciplinare ma focalizzato sulla prosa, è importante poter condividere eventi musicali che possano esaltare la musica attraverso la parola e viceversa. Ritengo che i gemellaggi siano fondamentali per affrontare la crisi economica che in questo momento storico attanaglia lo spettacolo dal vivo, per offrire al pubblico programmi più ricchi e articolati. In questa direzione è anche l’avvio di un dialogo con il Mittelfest di Cividale del Friuli, per uno spettacolo che sarà tra quelli di punta della prossima edizione. ”
In attesa del lancio dettagliato del programma, il Festival conferma con queste iniziative il suo prestigio locale e nazionale, un programma che saprà coniugare cultura, intrattenimento e innovazione. Elementi in questo senso erano già presenti nella scorsa edizione, e la grande affluenza di pubblico della passata estate ha dimostrato che si è trattato di una carta vincente. A sottolinearlo, il Premio Camera di Commercio Riviere di Liguria, assegnato ogni anno allo spettacolo che nella precedente edizione ha registrato il maggior numero di spettatori: il premio 2025 non va ad una commedia popolare ma a una proposta che unisce profondità culturale e grande interpretazione, "Relazioni pericolose" tratto da Choderlos de Laclos con la regia e la drammaturgia di Giuseppe Argirò, interpretato da Viola Graziosi, Giorgio Lupano, Silvia Siravo, Elisabetta Arosio, Francesca Astrei, Vinicio Argirò. Una produzione Teatro della città di Catania.