News15 aprile 2025 12:28

Carogne

Aggressione fascista a Sestri Ponente ai danni di un segretario della Cgil al grido di "comunista di merda". La sua colpa: scendere da un'auto con i loghi dei referendum su lavoro e cittadinanza. Un motivo in più per andare a votare e votare Sì

Carogne

"Nella mattinata di oggi un nostro Segretario, appartenente alla categoria degli edili, è stato vittima di una vile aggressione fascista" denunciano dalla Camera del Lavoro di Genova e Cgil Liguria.
"Due uomini, a Sestri Ponente, l’hanno avvicinato mentre scendeva dalla macchina di servizio, sulla quale erano esposti i loghi dei referendum sul lavoro e cittadinanza, gridando “comunista di merda”, sputandogli addosso, facendo il saluto romano, avventandosi verso di lui che, pur riuscendo a difendersi e divincolarsi, allontanandosi dal posto sulla sua vettura, ha dovuto fare ricorso alle cure del Pronto Soccorso.
Un fatto che riteniamo di una gravità inaudita e che ci riporta ad un clima di tempi che pensavamo ormai lontani.
Chiediamo alla Prefettura di essere ascoltati e di convocare una riunione del Comitato ordine sicurezza perché vogliamo che nella nostra città, come nel paese, violenze di ogni tipo non si ripetano più e che i principi democratici e costituzionali, figli della Liberazione, di cui quest’anno celebriamo gli 80 anni, continuino a garantire la sicurezza di chi rappresenta i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori come di tutti quelli che esprimono democraticamente le proprie rivendicazioni.
Per questi motivi questa sera alle ore 17.00 in Piazza Baracca a Sestri Ponente, convocheremo un presidio democratico al quale invitiamo lavoratrici e lavoratori e tutta la cittadinanza".

Solidarietà da (quasi) tutte le forze politiche: 

“Un’aggressione vigliacca, fascista, in pieno giorno, ai danni di un sindacalista della CGIL. Succede a Genova, a Sestri Ponente, nel 2025. Ma sembra di essere tornati indietro di decenni, al tempo dell’olio di ricino”.

Lo dichiara il consigliere Gianni Pastorino che aggiunge:

In questa città, negli ultimi 50 anni, ho difficoltà a ricordare un episodio simile.

Esprimo piena solidarietà al compagno colpito e alla CGIL. Ma non possiamo limitarci alla condanna. Questo è il clima che si prepara in questo Paese. Un clima velenoso, alimentato da chi sdogana certi simboli fascisti e parole d’odio.

Non a caso ieri ho denunciato con fermezza quanto avvenuto durante la manifestazione per la Palestina a Milano in cui i vertici del Ministero dell’Interno criminalizzano il dissenso mentre stanno, colpevolmente, in silenzio davanti alle immagini di poliziotti che indossano giubbotti con simboli neonazisti polacchi.

Che sia chiaro: ci difenderemo a tutti i costi perché siamo figli di una cultura politica che non ha abbassato la testa al fascismo di Mussolini e che certo non la abbasserà oggi. Difenderemo con forza la libertà consegnataci dalla Resistenza. Che Meloni & c. lo sappiano”.

“Esprimiamo piena vicinanza a Fabiano Mura, segretario genovese della Fillea Cgil, aggredito questa mattina da due individui a Sestri Ponente. Questo pomeriggio parteciperemo al presidio organizzato dalla Cgil in piazza Baracca per testimoniare la nostra solidarietà al sindacato e ai lavoratori dopo questo assalto, che si è concluso senza gravi conseguenze fisiche per il sindacalista solo grazie alla sua prontezza di riflessi”. Così Selena Candia, capogruppo regionale di AVS, e Jan Casella, consigliere regionale di AVS. “Siamo preoccupati per questa aggressione di stampo fascista e crediamo sia necessario tenere alta la guardia per sconfiggere il clima di squadrismo che si sta tornando a respirare in Italia, anche a causa delle politiche del governo Meloni. Tra pochi giorni si festeggerà la ricorrenza del 25 aprile: sarà l’ennesima occasione per ricordare, a tutti, che il fascismo è stato sconfitto dalla lotta di Resistenza”, dichiarano Candia e Casella.

Il PD ligure e il PD genovese, insieme al Gruppo PD in Regione e in Comune a Genova, esprimono solidarietà e vicinanza al segretario della Fillea CGIL Genova aggredito oggi da due fascisti. "Questi gesti di violenza sono inaccettabili e dimostrano che siamo in presenza di un clima di tensione che non fa bene alla comunità e alla democrazia. Un clima d’odio che pensavamo lontano. Condanniamo con fermezza e determinazione queste azioni intimidatorie, atti gravissimi che ci auguriamo non si ripetano più. Per questo ci uniamo all’appello della Cgil che chiede alla Prefettura di convocare una riunione del Comitato ordine sicurezza perché i principi democratici e costituzionali siano garantiti. Alle 17 saremo al presidio in piazza Baracca a Sestri Ponente”.

“I parlamentari liguri del PD esprimono la loro solidarietà e vicinanza al sindacalista aggredito. Quanto accaduto oggi genera grande preoccupazione per condotte che ricordano tempi cupi che speravamo di non vedere più. Condanniamo fermamente questo episodio e ci facciamo parte attiva con la Prefettura perché venga convocata riunione del Comitato ordine e sicurezza, così come richiesto dalla CGIL perché episodi come questo non si ripetano più e sia garantita la democrazia” dichiarano i deputati liguri del PD Valentina Ghio, Alberto Pandolfo, Luca Pastorino e il senatore PD Lorenzo Basso.

"Nessuno spazio alla violenza. Quanto accaduto questa mattina a Genova dove, a Sestri Ponente, è stata aggredita in primis una persona, un cittadino ma anche un difensore dei diritti dei lavoratori catapulta il Paese intero ad un periodo buio dal quale sembra non essersi mai affrancati. In questi anni, in cui la politica appare smarrita nel significato delle parole, spesso snaturate dal valore profondo e magari sofferto da cui sono nate, la deriva sociale che ha avuto l’epilogo odierno rischia di trasformarsi in un punto di non ritorno che deve urgentemente far riflettere e condurre ad un cambio radicale per difendere i valori fondanti della nostra Carta costituzionale. Nel prosieguo delle indagini avremo eventuale conferma di inquietanti aspetti che oggi appaiono fare da cornice all’accaduto. In un Paese veramente democratico non ci sarà mai bisogno della forza perché essa è racchiusa solo nelle parole, quando se ne conosce il significato" dichiarano dalla Segreteria regionale SILPCGIL Liguria.

Alleanza Verdi e Sinistra Genova esprime la propria vicinanza e solidarietà a Fabiano Mura, segretario genovese della Fillea CGIL, aggredito questa mattina da due individui a Sestri Ponente mentre si recava a un’assemblea sindacale in cantiere. "Siamo con lui, con la CGIL e con tutte le lavoratrici e i lavoratori che ogni giorno difendono i propri diritti in un clima che si sta facendo sempre più ostile.

Un’aggressione di chiaro stampo fascista, che non può e non deve essere minimizzata.

Invitiamo tutte e tutti a partecipare al presidio organizzato dalla CGIL oggi, martedì 15 aprile, alle ore 17 in piazza Baracca, per testimoniare insieme la nostra ferma condanna e ribadire che Genova è e resta città antifascista.

Il clima di intimidazione e violenza che si sta diffondendo nel Paese è il frutto avvelenato di un linguaggio politico sempre più repressivo, di un attacco sistematico ai corpi intermedi e ai presidi di democrazia come i sindacati.

A pochi giorni dal 25 aprile, questa ennesima aggressione dimostra quanto sia necessario rinnovare ogni giorno l’impegno antifascista, nelle istituzioni, nei quartieri, nei luoghi di lavoro".

Il Partito Comunista Italiano condanna con fermezza l’aggressione: "Gridando insulti infami come “comunista di merda” e compiendo gesti di chiara matrice neofascista, due individui hanno aggredito fisicamente e verbalmente un compagno impegnato quotidianamente nella difesa dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici. 

Un’aggressione vile, che non è solo un atto di violenza verso una persona, ma un attacco frontale ai valori democratici, antifascisti e costituzionali sui quali si fonda la Repubblica.

Il PCI esprime piena solidarietà al compagno aggredito e alla CGIL tutta, e chiede con forza che le autorità preposte facciano luce immediatamente su quanto accaduto, individuando e perseguendo con determinazione i responsabili. 

Non è più tollerabile che nel nostro Paese si verifichino episodi del genere, segno evidente di un clima politico e sociale che sta degenerando sotto l’incalzare dell’odio e dell’intolleranza.

A ottant’anni dalla Liberazione, non possiamo restare in silenzio di fronte al ritorno di gesti e parole che appartengono alla pagina più buia della nostra storia. È nostro dovere, oggi più che mai, difendere la memoria della Resistenza e opporci con ogni mezzo democratico alla violenza neofascista.

Invitiamo tutte e tutti a partecipare al presidio democratico convocato dalla CGIL alle ore 17.00 in Piazza Baracca a Sestri Ponente: saremo presenti per affermare che Genova è, e sarà sempre, ANTIFASCISTA."

"L'aggressione al compagno della Cgil a Sestri Ponente dimostra che il fascismo è tornato a essere una realtà nel nostro paese.
Non può essere minimizzata la gravità dell'aggressione   e tanto meno negata la matrice.
Il ritorno del fascismo è stato alimentato dal martellante anticomunismo che dagli anni novanta imperversa nel nostro paese e in Europa.
Il migliore antidoto a questa violenza squadrista è un antifascismo popolare e sociale. Teniamo a sottolineare che non si contrasta il fascismo senza la difesa della storia della principale componente della Resistenza e della lotta per la democrazia e il progresso civile e sociale del nostro paese.
Tutte le antifasciste e gli antifascisti debbono schierarsi nella campagna referendaria al fianco della Cgil per far prevalere i principi sociali della nostra Costituzione.
Il fascismo si batte con la partecipazione,  la democrazia e la giustizia sociale.
Massima solidarietà al compagno aggredito e alla Cgil". Così Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea e
Giovanni Ferretti, Segretario Provinciale di Rifondazione Comunista Genova.

La Federazione provinciale di Savona del Partito Comunista Italiano: "Ci uniamo alla solidarietà nei confronti del compagno della CGIL aggredito stamane dai fascisti e nei confronti di tutti coloro che continuano a fare attività politica e sindacale nonostante il clima di crescente intimidazione nel quale sono oramai costretti ad operare. Abbiamo ancora nella mente il ricordo dell’episodio di vandalismo subito nei mesi scorsi dalla nostra sede provinciale di Genova (il quarto negli ultimi anni), le scritte offensive, le minacce di morte nei nostri confronti. Nonostante questo andiamo avanti, con maggiore impegno, con maggiore convinzione! Le provocazioni, le intimidazioni, le infami azioni squadriste non scalfiranno, nè oggi nè mai, il nostro quotidiano impegno al fianco di tutte le donne e uomini che hanno a cuore la democrazia e la giustizia sociale".

Nel pomeriggio arriva anche la nota di Marco Bucci: “Da parte dell’intera Giunta regionale esprimo ferma condanna nei confronti di ogni aggressione, che sia fisica o verbale, e verso ogni forma di violenza. In nessun caso la violenza può diventare strumento di lotta o confronto politico: quest’ultimo, al contrario, deve sempre conformarsi ai principi ineludibili di rispetto e tolleranza, vitali per la nostra democrazia”. Così il presidente della Regione Liguria.

 

 

 

 

 

red